giovedì, 18 Aprile, 2024
Attualità

Fake news e coronavirus, scatta l’indagine

Il difficile momento che stiamo attraversando per fermare l’avanzata di quel “nemico invisibile” chiamato “coronavirus” dovrebbe indurre tutti alla moderazione.

E, invece, specie sul web, si stanno diffondendo tantissime fake news e falsi video, creando ulteriore panico e angoscia nella cittadinanza, già alle prese con le pesanti limitazioni dell’emergenza coronavirus.

È anche successo che alcuni di questi messaggi, costruiti ad arte per indurre in errore le persone, sono stati attribuiti a fonti istituzionali della pubblica amministrazione.

Per questo motivo, la Polizia postale, articolazione della Polizia di Stato specializzata nella prevenzione e nella repressione dei crimini informatici, ha aperto una indagine per identificare chi non si ferma neanche davanti al virus per mettere su nuove frodi informatiche.

La cosa più preoccupante è che sono circolate bufale create ad arte con la bandiera tricolore, l’emblema della Repubblica Italiana ed il link a veri siti istituzionali, come quello del Ministero dell’Interno. Uno di questi, nelle varianti che si sono susseguite nei giorni scorsi, annunciava il trasferimento aereo dei malati dalla Lombardia alle altre regioni italiane o cose similari. Altri hanno diffuso la falsa notizia della sospensione degli stipendi di marzo e aprile dei dipendenti pubblici per convogliare il denaro sulla emergenza sanitaria da coronavirus. Per non parlare poi delle raccolte fondi che, stante il clima che si respira nel paese, pure hanno trovato un certo seguito.

Gli esperti, comunque, invitano a diffidare di tutto ciò, in quanto whatsapp non è un mezzo utilizzato per comunicazioni ufficiali e già questo dovrebbe bastare per evitare che la falsa notizia circoli in Rete.

Ma ci sono state anche altre iniziative volta ad arginare un fenomeno.

Ad esempio l’Ordine dei giornalisti della Campania e il Corecom regionale hanno istituito un Osservatorio sulle fake news. “La decisione – spiegano i presidenti Ottavio Lucarelli e Mimmo Falco – nasce dal dilagare di notizie false soprattutto su social e web. Su questa piaga le nostre istituzioni lavorano da tempo anche con numerosi corsi di aggiornamento professionale e incontri nelle scuole, ma in questo momento è necessario intensificare la battaglia con ogni mezzo di contrasto. Un dovere nei confronti dell’opinione pubblica in nome della trasparenza e della correttezza dell’informazione”.

Secondo una nota diffusa dai due organismi, l’Osservatorio diffonderà un report settimanale su web, social, carta stampata e televisioni con la collaborazione dell’Agcom, della Polizia postale e del giornalista Stanislao Montagna, esperto in materia di fake news e algoritmi informatici.

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