venerdì, 3 Maggio, 2024
Società

Disabilità. Mattarella: le famiglie costrette a sopperire a carenze assistenziali

Oltre 3 milioni di italiani sono gravi. Locatelli: rivoluzioneremo la presa in carico

“Nel nostro Paese le famiglie rappresentano, da sempre, il principale sostegno per le persone con disabilità, impegnate in sfibranti battaglie per cercare di sopperire alle carenze assistenziali e sociali a cui i loro cari sono esposti. Abbiamo il dovere di riconoscere l’enorme valore di coloro che si prendono cura dei propri cari, trovandosi spesso a dover rinunciare al lavoro, alle proprie aspirazioni”.

Lo ha detto il massimo rappresentante delle istituzioni nazionali, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in occasione della giornata internazionale delle persone con disabilità.

Ancora troppi pregiudizi

Giornata che ricorre il 3 dicembre, proclamata nel 1992 dalle Nazioni Unite per promuovere la comprensione delle questioni relative alla disabilità e a mobilitare il sostegno per la dignità, i diritti e il benessere delle persone con disabilità.
Il Presidente ha dichiarato che “è necessario cambiare la prospettiva con cui si guarda alla disabilità, superando pregiudizi e stereotipi di cui milioni di persone sono ancora vittime. Si tratta di persone sulle cui potenzialità dobbiamo investire perché le loro abilità, la loro resilienza, creatività e forza di volontà sono una risorsa per tutti noi.” “Le persone con disabilità – aggiunge Mattarella – chiedono di poter vivere in modo indipendente. Di andare a scuola, lavorare, divertirsi. Semplicemente di poter vivere con dignità esercitando i propri diritti. È una questione che riguarda ciascuno di noi, personalmente e come comunità, per contribuire a costruire un presente più inclusivo e accessibile a tutti.”

Uso dei social, inaccettabile

A distanza 17 anni dall’approvazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone disabili, fa notare il Presidente della Repubblica, “ancora numerosi sono gli ostacoli all’esercizio di diritti fondamentali in ambito sociale, politico, lavorativo ed economico”. E poi non risparmia neppure i social: “a superficialità – prosegue – con cui si utilizzano sui  social media espressioni che offendono la sofferenza di tante persone e famiglie che si ritrovano sempre più da sole a dover combattere il fenomeno dell’esclusione sociale, è inaccettabile.”

In Italia 13 milioni con disabilità

Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Nazionale della Salute nelle Regioni Italiane, che ha sede presso l’Università Cattolica di Roma, sono quasi 13 milioni gli italiani disabili. Oltre 3 milioni sono in condizione di grave disabilità. Tra le persone con grave disabilità, quasi 1 milione e 500 mila ha una età superiore a 75 anni. Le famiglie con disabili si trovano a sostenere frequentemente costi per le cure, sono infatti il 79,2% quelle che affrontano spese mediche, il 91% quelle che acquistano medicinali e il 33,1% che affrontano spese per le cure dentistiche. Lo Stato spende circa 28 miliardi di euro l’anno; quasi tutti impiegati per erogare pensioni. Nel nostro Paese quasi una persona disabile su tre (32,1%) è a rischio di povertà. Per una famiglia su due le spese per visite specialistiche e accertamenti diagnostici sono un onere pesante, il 43% ritiene che siano un onere pesante anche le spese per medicinali e il 56,7% trova onerose le spese per cure dentistiche.

Scuola inclusiva

Per la Giornata sono intervenuti anche il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli. Quest’ultima ha affermato: “ci stiamo impegnando in una rivoluzione istituzionale nei sistemi di presa in carico delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Affronteremo il tema della semplificazione e della sburocratizzazione” mentre il ministro Valditara ha dichiarato: “la Giornata internazionale delle persone con disabilità ci ricorda che l’inclusione inizia dalla scuola: dentro le aule tutti i ragazzi devono sentirsi accolti e godere delle stesse opportunità, senza distinzioni. Il ministero e l’intera comunità scolastica sono impegnati per abbattere le barriere, non solo strutturali, per una scuola che sia veramente inclusiva.”

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