giovedì, 2 Maggio, 2024
Economia

Audimob: meno spostamenti ma sempre in auto

Gli italiani si muovono di meno e per farlo non rinunciano alla vecchia automobile. Negli ultimi vent’anni gli spostamenti nel Paese hanno registrato un calo pari all’11,7% e questo è un dato che potrebbe non risultare allarmante se non fosse che la principale causa è dovuta all’“inverno demografico”. L’Invecchiamento del Paese pesa, infatti, sia sulla mobilità elettrica, la quale in Italia arranca nonostante i punti di ricarica negli ultimi anni sono più che raddoppiati, che sulla domanda di trasporto degli studenti, che si tradurrà in potenziali cali per il trasporto pubblico entro il 2030.

È questo lo scenario che emerge dal ventesimo Rapporto Audimob sulla mobilità degli italiani a cura di Isfort, presentato a Roma presso la “Plenaria Marco Biagi” del Cnel. Il report è stato realizzato con il supporto scientifico delle associazioni Tpl Agens e Asstra oltre che con il sostegno e la partecipazione di Fondazione NC, Gruppo FS, Istat e la Struttura Tecnica di Missione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La ricerca ha reso noto che il tasso di mobilità generale si posiziona tra l’80% e l’85% con una riduzione di 4 punti percentuale tra il 2000 e il 2022, mentre il picco del tasso di mobilità negli ultimi 20 anni è stata registrata nel 2017 quando era pari all’88,5%.

Le percorrenze medie pro-capite giornaliere della popolazione mobile hanno registrato un aumento fino ai 38 chilometri del 2008 per poi contrarsi e attestandosi negli ultimi anni sui 25-30 chilometri (ad eccezione del 21,2 registrato nel 2020, anno della pandemia). Il tempo medio dedicato alla mobilità è stato di circa 60 minuti con un valore massimo registrato nel 2008 pari a 66 minuti e un valore minimo di 46 minuti registrato sempre nell’anno 2020.

40mln di auto sulle strade italiane

Il report sottolinea che nel 2022 il numero di autovetture che sono circolate sulle strade del nostro Paese ha superato quota 40 milioni, registrando un incremento dell’1% rispetto al 2021 e addirittura del 19% negli ultimi vent’anni. Rispetto all’anno 2002 è cresciuto anche il tasso di motorizzazione.

Se vent’anni fa era pari al 58,8 nel 2022 risulta al 68,1, ben dieci in più rispetto a Francia e Germania e 15 punti in più rispetto alla Spagna. Nel 60% dei casi gli italiani possiedono un’auto che ha più di dieci anni, superando anche i dati sia Francia che di Germania (entrambi al 40% dei casi) e confermando che gli automobilisti continuano a preferire la propria auto, proseguendo una tendenza ventennale interrotta solo in parte dalla pandemia.

2 spostamenti su 3 in Italia avvengono sulle quattro ruote, meno di due spostamenti su dieci avvengono a piedi ed appena il 4% degli spostamenti avviene in bicicletta ma il dato del report che risale più all’occhio è tuttavia quello del trasporto pubblico, poiché solamente il 7,5% degli italiani sale su un autobus per spostarsi.

Trasporto pubblico

Infatti, il trasporto pubblico continua ad essere snobbato dagli italiani: dopo la perdita di oltre il 60% dei passeggeri registrato nel 2020, anno della pandemia, il tpl ha cercato di recuperare l’handicap negli anni seguenti ma la quota modale pari al 7,4% del 2022 e il 7,6% del primo semestre del 2023 sono ancora lontani dai livelli pre-Covid quando la mobilità sui mezzi tpl registrava nel 2019 una quota modale pari al 10,8%. A questa situazione di difficoltà si aggiunge la carenza di servizi, l’assenza di reti ferroviarie in diverse aree urbane e fondi d’investimento insufficienti. Rispetto all’Europa, gli investimenti fatti per il trasporto pubblico locale in Italia sono minori. Basta pensare che il tpl costituisce una quota del Pil pari allo 0,40 ed è meno della metà rispetto alla media EU27 oltre che quattro volte inferiore a quello della Germania e tre volte inferiore a quello della Spagna. Le risorse aggiuntive limitate del nostro Paese per il settore, dunque, non potranno disinnescare una mobilità collettiva destinata in prevalenza a chi non possiede alternative per spostarsi.

Il mercato elettrico

Riguardo al mercato elettrico il Rapporto Audimob sottolinea che dall’inizio del 2023 c’è stata una timida ripresa ma si resta ancora ben lontani dagli standard europei. Nonostante la battuta d’arresto del 2022, a causa anche di una minore appetibilità degli incentivi d’acquisto le auto ad alimentazione ibrida sono passate dalle oltre 25mila immatricolazioni registrate nell’anno 2015 alle quasi 450mila registrate nel 2022, con un incremento pari al 34%. In particolare, le auto ad alimentazione ibrida plug-in sono passate dalle appena 890 immatricolazioni del 2015 alle 70 mila immatricolazioni del 2022, mentre quelle ad alimentazione elettrica pura (BEV) sono passate dalle 1.500 immatricolazioni nel 2015 alle 67 mila immatricolazioni nell’anno 2022. Per quanto riguarda le infrastrutture di ricarica elettrica nel 2022 ne sono state rilevate circa 20 mila e oltre 36 mila punti di ricarica con un incremento rispetto al 2021 rispettivamente del 46,3% e del 41,2%. Gli investimenti sulla mobilità elettrica, dunque, sono stati fatti ma secondo Audimob il mercato delle autovetture elettriche non decolla poiché persiste ancora il problema del costo elevato per cambiare la propria auto. Infatti, solo il 5,3% degli italiani valuterà l’acquisto di un’auto elettrica già da quest’anno mentre il 33% valuterà l’acquisto di un’autovettura elettrica solamente nei prossimi anni.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Pensioni riforma al palo. Sindacati: quota 41

Maurizio Piccinino

Commercio Estero, inizio 2021 positivo: aumento import ed export

Redazione

Suzuki Misano, concept che unisce due e quattro ruote

Piccinino

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.