mercoledì, 1 Maggio, 2024
Attualità

Scuola: 61 i crolli censiti da Cittadinanzattiva nell’ultimo anno

Secondo gli ultimi dati censiti da Cittadinanzattiva, che monitora costantemente lo ‘stato di salute’ degli edifici scolastici italiani, solo da settembre ad oggi si sono verificati 24 episodi di crolli e criticità strutturali di vario genere. Questi vanno ad aggiungersi ai 61 registrati durante lo scorso anno scolastico, una media di circa sette episodi al mese. Numeri, che sono stati ribaditi in occasione della Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole, istituita per legge dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e fissata annualmente il 22 novembre.

Gli episodi

Come evidenziano i dati contenuti all’interno del ‘XXI Rapporto di Cittadinanzattiva sulla sicurezza delle scuole e degli atenei’ il rischio è abbastanza omogeneo sull’intero territorio nazionale. Dei 61 casi di crollo o cedimenti registrati, 24 si sono verificati nei territori del Sud e nelle Isole (il 39% del totale), 23 nel Nord (38%), 14 nel Centro (23%). Nello specifico, a livello regionale, i numeri più alti sono stati registrati in Lombardia (9 episodi). Seguono il Lazio e la Campania (8), la Sicilia (7), il Piemonte, la Toscana e la Sardegna (5), Liguria ed Emilia-Romagna (3) e il Veneto (2). Un episodio è avvenuto anche in ciascuna delle seguenti regioni: Friuli Venezia Giulia, Puglia, Calabria, Abruzzo, Basilicata e Umbria. Del totale, in 17 casi si è trattato di distacchi di intonaco o calcinacci. In 11 episodi a cedere sono stati tetti e solai, in altri 11 il controsoffitto. In 9 situazioni si sono aperte crepe nei muri o nei cornicioni. La caduta di alberi è stata al centro di 7 casi, problematiche varie a porte, finestre, cancelli protagoniste di 5 episodi. Per fortuna, solo in 1 caso c’è stato un vero e proprio crollo. Quest’anno una ‘novità’ del report è rappresentata dal fatto che tre episodi riguardano anche gli Atenei.

L’età degli edifici

Per Cittadinanzattiva, la causa principale è legata al periodo di costruzione degli edifici. Delle 40.133 strutture censite in Italia, quasi la metà (47%) sono state costruite prima del 1976. Più in generale, la loro età media è di 53 anni. Inoltre, di circa 7 mila scuole non si conosce di preciso il periodo di costruzione. Secondo l’Associazione, tra edifici vecchi, certificati di agibilità o di prevenzioni incendi assenti, inadeguatezza rispetto a rischi sismici, molti istituti difficilmente sarebbero preparati ad affrontare improvvise situazioni di rischio, come ad esempio le scosse di terremoto, poiché le scuole progettate in tal senso sono l’11,4% del totale. Ulteriormente, l’analisi mette in luce anche la carenza nella manutenzione degli edifici scolastici. Risulterebbe molto elevato il numero degli edifici non in possesso dell’agibilità (23.330, 57,90%) né della prevenzione incendi (22.130, 54,92%). Il numero degli istituti privi di collaudo statico riguarderebbe un numero considerevole di scuole (16.681, 41,4%).

Il PNRR

Inoltre, il Rapporto di Cittadinanzattiva sulla sicurezza delle scuole e degli atenei fa il punto della situazione sull’avanzamento dei lavori previsti dal PNRR. L’importo relativo alle risorse del PNRR dedicate all’edilizia scolastica e alle aule 4.0 ammonta a 12,66 miliardi di euro. Questi serviranno per la costruzione di 212 nuove scuole, per la ristrutturazione, per nuove mense scolastiche e palestre e per la messa in sicurezza, l’adeguamento o il miglioramento sismico e la riqualificazione energetica degli edifici di molti altri istituti.

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