sabato, 27 Aprile, 2024
Esteri

Mattarella: “ONU insostituibile, ma serve una riforma”

Il Capo dello Stato in Corea del Sud: “Con Yeol per l’Ucraina, serve una pace giusta”

Dall’incontro tra Sergio Mattarella e il Presidente della Corea del Sud Yoon Suk Yeol, avvenuto ieri a Seoul nell’ambito della visita del Capo dello Stato in Asia Orientale, è emersa una chiara posizione comune riguardo all’importanza vitale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (“ha un ruolo fondamentale e insostituibile”) e alla necessità di riformare questa istituzione internazionale “per renderla più inclusiva ed efficace”. Una visione, quella dei due capi di Stato, che in pratica riflette il desiderio di vedere l’ONU adattarsi alle esigenze del mondo contemporaneo, affrontando le sfide come i cambiamenti climatici, le crisi umanitarie e le tensioni geopolitiche in modo più efficiente ed efficace. L’incontro tra i due leader ha evidenziato anche il profondo impegno verso la creazione di un Indo-Pacifico come area sicura, aperta e rispettosa delle regole internazionali. “Abbiamo sottolineato quanto sia importante la collaborazione che è stata avviata tra Corea e Unione europea”, ha dichiarato il Capo dello Stato, aggiungendo: “In questo quadro, abbiamo sottolineato quanto sia importante la strategia per la sicurezza indo-pacifico che la Corea ha presentato e che presenta profili di collaborazione intensa con l’Unione europea e le analoghe indicazioni che l’Unione ha manifestato”.

La sicurezza geo politica

L’Indo-Pacifico è diventato negli ultimi anni una regione di crescente importanza geopolitica ed economica. La sua posizione strategica tra l’Asia e l’Australia lo rende cruciale per il commercio globale e la stabilità regionale. Il sostegno alla sicurezza, alla libertà di navigazione e al rispetto delle regole internazionali in questa area è diventato un obiettivo comune per molti Paesi.

Mattarella e il Presidente Yeol hanno anche trattato il tema del conflitto scatenato dalla Russia: “Ci siamo trovati d’accordo” – ha detto il Capo dello Stato – “nel confermare il sostegno all’Ucraina e auspicare che si raggiunga presto una soluzione di pace giusta, stabile, duratura ed efficace”.

Profonda comunanza di valori

Chiaramente, Mattarella ha poi parlato del rapporto tra Italia e Corea, “fondato su una profonda comunanza di valori: quelli dello Stato di diritto e dell’indipendenza, della democrazia e della pace, del libero commercio e della libertà di navigazione, di un multilateralismo realmente inclusivo e di un ordine internazionale basato su regole condivise. In un mondo attraversato da tensioni e conflitti, celebrare tutto ciò significa riaffermare le ragioni della solidarietà che i nostri Paesi hanno saputo mostrarsi soprattutto nei momenti più difficili della loro storia”. Il Capo dello Stato ha anche annunciato che il Presidente Yoon sarà presto in Italia dato “che ha accettato il mio invito a venire l’Italia”.

La visita lungo il 38’ Parallelo

L’incontro tra i due presidenti è stato preceduto da una visita di Mattarella alla Joint Security Area, l’area demilitarizzata al confine tra la Corea del Sud e la Corea del Nord lungo il 38’Parallelo: qui ha messo in luce l’urgenza di porre fine a una situazione di conflitto congelato che persiste da decenni. Il Capo dello Stato ha sottolineato il pericolo costante di nuove violenze in assenza di una pace definitiva in una delle regioni più tese del mondo. La visita del Presidente all’interno della zona, una lunga barriera di 250 chilometri larga solo quattro, che divide militarmente le due Coree dal 1953, quando è stato siglato l’armistizio, ha rappresentato un momento di grande simbolismo e importanza storica. In 70 anni, le due nazioni non sono riuscite a raggiungere un Trattato di pace formale, e il confine resta una delle zone più militarizzate e contese del pianeta. “Qui si comprende come una guerra che non si è mai conclusa con il conseguimento della pace comporta il rischio costante di nuove violenze, qui si è svolta una pagina cruciale della storia”, ha affermato il Presidente, riassumendo l’importanza di questo luogo simbolico dell’armistizio.

L’impegno nel dialogo

Successivamente Mattarella ha elogiato gli sforzi dei leader coreani, Yoon Suk-yeol e Kim Jong-un, che hanno cercato di rilanciare il dialogo e lavorare per una pace duratura. Ha sottolineato che la pace nella penisola non è solo nell’interesse delle due Coree, ma di tutto il mondo, e ha auspicato che il dialogo e la cooperazione possano portare a una soluzione definitiva.

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