sabato, 27 Aprile, 2024
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Omi: nel 2022 sono stati 443mila gli atti di ipoteca

Secondo il ‘Rapporto mutui ipotecati’ diffuso dall’Agenzia delle Entrate e redatto dall’Omi (Osservatorio del mercato immobiliare) emerge che nel 2022 in Italia sono stati registrati 443.000 atti di ipoteca per un totale di 975.937 di immobili a garanzia (-4% rispetto al 2021). Inoltre, nello stesso anno, è stato sottoscritto un capitale di debito finanziato pari a 101,6 miliardi di euro a fronte della garanzia ipotecaria. Il 68% delle unità immobiliari ipotecate riguarda atti residenziali, nei quali il capitale finanziario l’anno scorso ammontava a circa 50 miliardi di euro, mentre la parte restante (52 miliardi) riguarda atti che hanno iscritto ipoteca su altre tipologie di immobili.

Il capitale di debito

Lo studio precisa che dei 101,6 miliardi del capitale di debito estratto dal patrimonio immobiliare nel 2022 (pari al 5,3% del Pil italiano), solo 48 miliardi finanziano con certezza il mercato immobiliare tramite, per esempio, mutui ipotecari accesi, ponendo così a garanzia la stessa abitazione acquistata. 36 miliardi di euro, invece, sono destinati a finanziare altre attività economiche, trasformando il valore del patrimonio immobiliare in un valore che e rientra nel circuito economico attivo, mentre i restanti 18 miliardi di euro hanno una destinazione “mista”.

Dal Nord al Sud Italia

Il report analizza anche i dati delle ipoteche per area geografica. Dai dati emerge che il maggior numero di immobili ipotecati si registra al Nord Italia (60% del totale nazionale), mentre in tutte le altre aree del Paese il numero degli immobili ipotecati risulta in flessione. Nel 2022, inoltre, il capitale di debito rispetto al 2021 risulta in aumento nel Nord Italia (+11%) e nel Sud (+5%), mentre risulta in flessione al Centro (-13%). Le aree del Nord e Sud Italia risultano, rispetto al 2021, anche quelle dove è stata più elevata la crescita del capitale di debito garantito con un incremento rispettivamente del +28% e del +33%. Infatti, nella maggior parte dei casi il valore degli immobili in queste due aree del Paese non è riemesso nel mercato immobiliare ma è destinato a finanziare altre attività economiche.

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