martedì, 7 Maggio, 2024
Economia

Il Comitato per interventi caritativi della Cei: oltre 12 milioni per lo sviluppo

l “Comitato per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli” ha appena approvato 87 nuovi progetti, per i quali saranno stanziati oltre 12 milioni di euro così suddivisi: 7.059.453 per 38 progetti in Africa, 2.485.580 per 30 progetti in America Latina; 2.676.991per 18 progetti in Asia; 63.076 per 1 progetto in Europa. Un impegno consistente del Comitato Conferenza Episcopale Italiana (Cei) che periodicamente interviene, in concreto, in aree disagiate.

Interventi in Africa

Tra gli interventi più significativi, quattro sono in Africa: in Benin, le Suore Vincenzine di Maria Immacolata – Albertine amplieranno la Scuola primaria “Frederic Albert” per aumentare il tasso di scolarizzazione dei bambini del quartiere di Okédama (isolato rispetto al centro di Parakou) e contribuire così alla riduzione della povertà, allo sviluppo socioeconomico della zona e al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione. In Etiopia sarà invece il “Gruppo Missioni Africa Onlus” a promuovere un’istruzione di qualità in ambito rurale con la costruzione di un nuovo complesso scolastico nel villaggio di Gununo. In Guinea Conakry, le Suore della Congregation des Filles du Saint Coeur de Marie realizzeranno un reparto di maternità nel villaggio di Segueyah per consentire alle donne di partorire in sicurezza e con un’adeguata assistenza sanitaria. In Burkina Faso, infine, “Acqua nel Sahel Onlus” costruirà dieci pozzi in altrettanti villaggi della periferia della città di Kaya per migliorare la qualità di vita delle famiglie sfollate a causa degli attacchi terroristici.

Centro e Sud America

Dei 30 interventi finanziati nel Continente latino-americano, grande rilevanza assume quello promosso dall’“Associazione per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo Ets – Coopermondo” che in Colombia formerà 20 dipendenti locali in 7 filiere produttive che, a loro volta, condivideranno le loro conoscenze e competenze con i membri di organizzazioni che si occupano di gestione e amministrazione delle imprese secondo i principi dell’economia sociale e solidale. Il progetto prevede anche l’allestimento di un centro di consultazione, monitoraggio e assistenza tecnica nella città di Mocoa. In Bolivia, l’equipe della Pastorale sociale Caritas della diocesi di Potosì sosterrà l’acquisto dei materiali e la messa in opera di 140 cucine ecologiche per le famiglie di diverse comunità, mentre in Brasile, nel territorio di Parà, “No one out Ets” supporterà i piccoli produttori incentivando attività di agroecologia e economia solidale, attraverso l’offerta di formazione, la costruzione di vivai e la ristrutturazione del centro di formazione della diocesi. In Guatemala, “Progetto Continenti” promuoverà la sicurezza alimentare di 200 famiglie indigene che abitano nel Dipartimento del Quiché con programmi educativi, realizzazione di orti e di sistemi di filtraggio dell’acqua, acquisto di piante e sementi. In Honduras, la Caritas diocesana insieme alle parrocchie di San Lorenzo Martir, San Antonio de Padua e Inmaculada Concepción costruirà una rete idrica comune per ottimizzare la produzione agricola a beneficio di un centinaio di famiglie.

Asia e Europa

Nel Continente Asiatico, uno dei progetti vedrà la luce in India, dove la “Fondazione MAGIS – Movimento e Azione dei Gesuiti italiani per lo Sviluppo” attiverà processi di protezione sociale e mitigazione dagli effetti di cambiamento climatico in 8 aree (urbane e rurali). Grazie al progetto, si costituirà una rete dinamica e partecipativa guidata da leaders di comunità (480 persone di cui 50% donne) a beneficio di 14000 famiglie nello stato di Goa e 12.980 famiglie nello stato di Maharashtra. Nelle Filippine, invece, l’Istituto delle Suore Teresiane doterà il Polo Scolastico “Carmelite Learning Center” dell’isola di Tagbilaran di un impianto fotovoltaico. Nell’area europea, l’intervento riguarderà l’Albania dove la Caritas di Rreshen sosterrà la ripresa della produzione di frutticoltura e viticoltura, attraverso la fornitura di nuove piante e attrezzature al piccolo villaggio di Bukuire, particolarmente povero e ancora segnato dagli effetti di un incendio del 2022.

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