martedì, 30 Aprile, 2024
Ambiente

In Italia censiti 4300 alberi monumentali

Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha pubblicato, sul proprio sito istituzionale, l’elenco completo, ordinato per regioni, degli ‘alberi monumentali’ d’Italia. Nel 2023 sono entrati in elenco 320 nuovi ‘patriarchi verdi’ per un totale di quasi 4.300 alberi o sistemi omogenei di alberi. Nel censimento aggiornato elaborato dal Masaf, le nuove proposte sono arrivate da: Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria, Trento, Valle d’Aosta e Veneto. Gli esemplari in elenco si caratterizzano per l’elevato valore biologico ed ecologico. Nel dettaglio, i fattori riconosciuti sono l’età, le dimensioni, la morfologia, la rarità della specie oppure la funzione di habitat per alcune specie animali; questi alberi si contraddistinguono anche per l’importanza storica, culturale e religiosa del territorio in cui sono situati e per il loro stretto rapporto con elementi di tipo architettonico e per la capacità di caratterizzare il paesaggio sia in termini estetici che identitari.

Gli alberi monumentali

La legge 14 gennaio 2013, oltre a dettare regole per lo sviluppo degli spazi verdi urbani, è venuta a potenziare, con il suo art. 7 dedicato alla tutela degli ‘alberi monumentali’ e con il relativo decreto attuativo 23 ottobre 2014, il preesistente quadro legislativo in materia, caratterizzato per lo più da una serie di norme regionali promulgate a partire dal 1977. Il quadro legislativo include tra i beni paesaggistici, oltre che le cose immobili che hanno cospicui caratteri di bellezza naturale, singolarità geologica o memoria storica, anche gli ‘alberi monumentali’, garantendo agli stessi specifica tutela di tipo paesaggistico. Varata con l’obiettivo di fornire criteri di univocità utili alla tutela e alla salvaguardia di tali alberi, la legge stabilisce: “Ogni Comune provveda ad effettuare il censimento degli alberi monumentali ricadenti nel territorio di propria competenza, trasmettendone i risultati alle Regioni che, dopo opportuna istruttoria delle proposte comunali, redigano un elenco regionale da trasmettersi al Corpo forestale dello Stato in modo tale da potersi realizzare un elenco nazionale degli alberi monumentali; il Corpo forestale dello Stato gestisca, aggiorni e pubblicizzi sul proprio sito internet tale elenco”; inoltre, essa sancisce: “Al fine di garantire la massima tutela agli esemplari monumentali, la legge ne vieta l’abbattimento”.

Lollobrigida: “Tutelare e valorizzare”

Il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, nel presentare il censimento 2023 ha dichiarato: “Tuteliamo e valorizziamo lo straordinario patrimonio arboreo che contraddistingue l’Italia da Nord a Sud. Il censimento e l’inserimento degli alberi monumentali d’Italia nell’Elenco ufficiale rappresenta un’azione fondamentale di riconoscimento e tutela, che invita a conoscere il nostro territorio anche per far visita a questi ‘patriarchi verdi’, così importanti e caratterizzanti per il nostro paesaggio e le nostre comunità e di cui siamo orgogliosi “. Francesco Lollobrigida ha inoltre rammentato il recente protocollo d’intesa siglato con l’Associazione Nazionale Forestali che contribuirà, tra gli altri obiettivi, anche alla conoscenza e alla tutela degli alberi monumentali.

Le specie arboree

Tra le specie arboree monumentali più numerose presenti In Italia vi sono la roverella e il faggio. La roverella, tipo di quercia più diffuso nel nostro Paese, conta in elenco 598 esemplari. Il faggio, invece, ne conta 226. A seguire, il platano comune con 200 esemplari, il leccio con 198, il castagno con 126 alberi, il larice con 122 e l’albero dell’Himalaya (Cedrus deodara) con 115 cedri contati in elenco. Le Regioni che presentano il maggior numero di alberi monumentali sono il Friuli Venezia Giulia con 455 esemplari, la Sardegna con 407 e la Lombardia con 366. Seguono il Piemonte e la Campania, rispettivamente, con 319 e 305 alberi monumentali. Per quanto riguarda i Comuni d’Italia con il numero più alto di ‘patriarchi verdi’ nel censimento troviamo Napoli con 52 alberi, Caserta con 51, Priverno con 48, Palermo con 46 e Roma con 42 esemplari.

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