sabato, 27 Aprile, 2024
Ambiente

Agenda 2030. Summit sullo sviluppo sostenibile a New York

Asvis, l’ex ministro Giovannini: il Governo sia determinato

L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (Asvis) – diretta dall’ex ministro Enrico Giovannini – auspica che “il governo italiano intervenga con determinazione e autorevolezza al Summit dei capi di Stato e di Governo sull’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile in programma il 18 e 19 settembre a New York, impegnandosi ad accelerare il cammino verso la sostenibilità economica, sociale e ambientale”.

Agenda 2030 in ritardo

Il Summit sarà un momento cruciale per capire cosa vogliono fare i membri delle Nazioni Unite per rispondere al drammatico appello del Segretario Generale dell’Onu, Antònio Guterres, ad invertire le tendenze ‘insostenibili’ che sono davanti ai nostri occhi. “Auspichiamo che il Parlamento italiano avvii al più presto una seria discussione su questi temi, visto che l’Italia assumerà nel 2024 la presidenza del G7”, afferma Giovannini. “Vogliamo sperare che i capi di Stato e di Governo presenti al Summit non si limitino a dichiarazioni formali e superficiali, ma si impegnino seriamente a recuperare il ritardo accumulato nel percorso dell’Agenda 2030 a causa della crisi climatica ed energetica, della pandemia, dell’inflazione, dei conflitti e delle tensioni geopolitiche”.

L’Italia e le cose da realizzare

Nell’occasione Giovannini elenca quanto non è stato fatto finora dai governi passati e invita l’attuale a “prendere una posizione esplicita” al Summit, mostrandosi all’altezza delle grandi questioni globali ed essere quindi un “interlocutore credibile” sui tavoli internazionali, anche in vista del ‘Summit sul futuro’ che l’Onu organizzerà a settembre 2024 per discutere importanti proposte per la governance finanziaria internazionale e per la gestione delle crisi globali. “Il governo deve anche assumere impegni chiari per l’attuazione dell’Agenda 2030 a livello nazionale”, ripete l’ex ministro delle Infrastrutture, “riguardanti, tra l’altro: l’approvazione della nuova Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile; il varo di una legge nazionale sul clima, come fatto dagli altri grandi Paesi europei appartenenti al G7; il rafforzamento e la rapida approvazione del Piano Nazionale Integrato Energia-Clima (Pniec) e del Piano Nazionale per l’Adattamento ai Cambiamenti Climatici (Pnacc); l’innalzamento, con la prossima Legge di bilancio, dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo (oggi vicino allo 0,3% del reddito nazionale lordo, a fronte di un impegno dello 0,7%); l’adozione di politiche economiche, fiscali e sociali in grado di ridurre significativamente le disuguaglianze, comprese quelle di genere”.

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