sabato, 27 Aprile, 2024
Esteri

Meloni strizza l’occhio all’India e prepara il vertice con Xi Jinping

A Nuova Dehli fitta agenda di colloqui del Presidente del Consiglio. Giorgetti incontra Yellen

Una agenda indiana di incontri, sessioni e vertici che per Giorgia Meloni rappresenta, in meno di un anno, la conquista di un rilievo e prestigio internazionale. Il G20 di Nuova Delhi toccherà questioni in cui l’Italia è esposta in primo piano, per Meloni così come per il ministro dell’Economia e Finanze, Giancarlo Giorgetti,
gli appuntamenti con i faccia a faccia sono iniziati ufficiosamente ieri con un primo: “lungo e cordiale incontro”, tra Giorgia Meloni e il primo ministro del Regno Unito, Rishi Sunak, su, come spiega una nota di Palazzo Chigi, la garanzia nel continuare a dare sostegno all’Ucraina e nel contempo: “l’urgenza di assicurare una risposta efficace e globale alle principali sfide delle nostre società, compresa quella dell’intelligenza artificiale”. “I due capi di governo”, evidenzia ancora la nota, “hanno inoltre concordato sull’esigenza di guardare agli sforzi congiunti necessari allo sviluppo dell’Africa come un’opportunità condivisa, anche rispetto al disumano traffico di persone che specula sui flussi migratori”.

Incontro Giorgetti-Yellen

Agenda ricca di colloqui anche per il ministro Giorgetti che ieri ha tenuto una bilaterale con la segretaria al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen. Il ministro nel corso del week-end di lavoro incontrerà, a quanto si apprende, anche gli omologhi di Francia e Germania, Bruno Le Maire e Christian Lindner, in due bilaterali separati. A coclusione dei lavori del G20, Giorgetti ha in programma un incontro a Doha con il Ministro delle Finanze del Qatar, Ali bin Ahmed Al Kuwari.

Arrivo e accoglienza festosa

Ieri mattina all’arrivo nella base aerea di Palam, Giorgia Meloni è stata accolto dalla sottosegretaria all’Agricoltura dell’India, Shobha Karandlaje. Un clima festoso e di accoglienza a cui l’India tiene molto. Nuova Delhi, nelle prossime 48 ore ospiterà infatti il vertice dei leader del G20, appuntamento che sarà momento culminante della presidenza indiana del Gruppo. Il turno dell’India, che passerà il testimone al Brasile, si concluderà il 30 novembre.

Meloni, l’India e la visita in Cina

Oggi il primo ministro dell’India, Narendra Modi, avrà un colloquio bilaterale con Giorgia Meloni, come riferiscono diverse testate indiane. Con Modi il premier italiano ha già avuto due colloqui a novembre in Indonesia, a margine del summit del G20 a Bali, e a marzo, quando è stata in visita a Nuova Delhi. Un rapporto che secondo fonti di Governo, è di reciproca intesa e stima. L’agenda della Meloni prevede un altro incontro di rilievo, un colloquio bilaterale con il premier cinese Li Qiang. Sarà l’occasione di perfezionare alcuni aspetti del dialogo intrapreso durante la missione svolta a Pechino dal ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani. Il premier riaffermerà l’impegno dell’Italia nel consolidare le relazioni e i temi che saranno affrontati nella prossima visita che Giorgia Meloni compierà in Cina entro la fine dell’anno.

Gli interventi del premier

Secondo il programma il  presidente del consiglio dell’Italia come gli altri leader interverrà in due sessioni. Per Giorgia Meloni sono previsti nella prima e nella terza. Dopo l’arrivo dei leader e delle delegazioni, previsto per le 9,30, si aprirà la prima sessione di lavori (‘One earth’) su clima e ambiente. All’ora di pranzo sono previsti una serie di incontri bilaterali, mentre la sessione del pomeriggio sarà centrata su crescita inclusiva, salute, istruzione e parità di genere. Domani si terrà una sessione incentrata sulle trasformazioni tecnologiche, sul tema “Un futuro”.

Sforzi per un documento comune

I nodi da sciogliere non mancano e le diplomazie sono al lavoro. L’obiettivo è evitare che il vertice si concluda senza una dichiarazione finale. Gli sforzi sono per arrivare ad una sintesi. Su alcuni tempi specifici, come ad esempio il flusso di migranti, da parte italiana si ritiene opportuno concentrare l’allocazione delle risorse sulle nazioni più povere, in particolare in Africa. Altro dossier è quello delle tecnologie con un accordo che potrebbe essere raggiunto sulla regolamentazione delle criptovalute. C’è un impegno anche a fare passi avanti sulla riforma delle banche multilaterali di sviluppo. Mentre stando ai problemi pre summit mancherebbe un consenso sull’aiuto ai Paesi vulnerabili a causa del loro elevato indebitamento.

Le assenze che pesano

Il G20 avrà tra i temi più difficili da affrontare le relazioni tra India e Cina e la guerra in Ucraina. Da registrare l’assenza dei presidenti della Cina, Xi Jinping, e della Russia, Vladimir Putin. Entrambi hanno avuto nei giorni scorsi colloqui telefonici per il presidente indiano Narendra Modi per riaffermare il clima di collaborazione e intesa. A Nuova Dheli a rappresentare Xi Jinping, il premier Li Qiang. Pechino ha assicurato collaborazione, ma non ha fornito spiegazioni sulla mancata partecipazione del suo presidente. Putin, invece, sarà rappresentato dal ministro degli Esteri, Sergej Lavrov. Il presidente Russo ha avuto un colloquio telefonico con Modi il 28 agosto comunicandogli la sua “impossibilità” di partecipare, come riferito da un comunicato di Nuova Delhi. In questi giorni si è discusso sulla stampa internazionale come sul leader del Cremlino ci sia un mandato di arresto della Corte penale internazionale per crimini legati alla guerra in Ucraina. Tuttavia l’India non essendo firmataria dello Statuto di Roma,
non avrebbe l’obbligo di eseguirlo. Da ricordare inoltre che l’India non ha condannato l’invasione russa, pur dichiarando il suo sostegno ai principi di sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina.

Il dossier ucraino

Il G20 sull’Ucraina rischia di non arrivare ad un documento di intenti comuni, in assenza di Xi e Putin, secondo gli osservatori geo politici, i “margini di manovra sul dossier ucraino sono stretti”. È prevalsa l’idea – per evitare divergenze plateali – che la sede del G20 non sia quella più appropriata di occuparsi della sicurezza internazionale. Un segnale di distacco anche verso l’Ucraina, Nuova Delhi non ha pensato invitare il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nemmeno attraverso un video messaggio. Mentre in altre occasioni recenti del G20, la Russia e la Cina non hanno sottoscritto i paragrafi riguardanti l’Ucraina.

L’India super potenza

L’ascesa dell’India è legata a fattori geopolitici, economici e demografici. L’India ha da poco superato la Cina per popolazione, sta crescendo economicamente come nessun altro Paese e ha appena raggiunto anche la Luna, con la missione Chandrayaan-3.
Nelle prossime 48 ore, come rivela la stampa indiana il presidente Modi dovrebbe avere più di 15 colloqui bilaterali. Oggi il primo ministro dell’India dovrebbe vedere anche gli omologhi del Regno Unito, Rishi Sunak, e del Giappone, Fumio Kishida, e il cancelliere della Germania, Olaf Scholz. Domani, invece, dovrebbe condividere un pranzo di lavoro col presidente della Francia, Emmanuel Macron. Secondo le anticipazioni della stampa indiana ci saranno anche bilaterali con i leader di Canada, Comore, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Corea del Sud, Unione europea, Brasile e Nigeria. Per oggi, invece, Modi ha annunciato tre colloqui: con gli omologhi di Mauritius, Pravind Kumar Jugnauth, e del Bangladesh, Sheikh Hasina, e col presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.

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