sabato, 27 Aprile, 2024
Energia

In Marocco si va verso una migliore gestione delle risorse idriche

il ministro marocchino delle Attrezzature e dell’Acqua Nizar Baraka, durante la conferenza al SIAM ha sottolineato quanto sia fondamentale il legame tra la gestione delle risorse idriche e il raggiungimento della sovranità alimentare. Ha ribadito che per tutte le stazioni di desalinizzazione dell’acqua, le energie rinnovabili vengono utilizzate per avere un mix tra energia e acqua e sovranità alimentare. A tal proposito, ha ricordato che il Marocco dispone di diverse centrali idroelettriche, tra cui 152 grandi dighe con 18 nuove dighe in costruzione, che consentiranno di raggiungere i 25 miliardi di metri cubi entro il 2030 in termini di capacità di stoccaggio, 136 piccole dighe in uso, 16 centrali elettriche per il trasferimento e il trasporto dell’acqua, 12 stazioni di desalinizzazione dell’acqua di mare e 158 stazioni di trattamento delle acque reflue.   Tuttavia, Nizar Baraka ha osservato che le risorse idriche del Marocco stanno subendo diversi vincoli principalmente a causa dei cambiamenti climatici, in particolare con l’aumento della temperatura media e il deficit delle precipitazioni, oltre all’aumento della domanda di acqua, all’erosione del suolo, allo sfruttamento eccessivo delle falde acquifere e all’inquinamento delle risorse idriche. Spiega che il governo sta lavorando per garantire la sicurezza idrica garantendo la sicurezza alimentare e la sovranità.   Per le stazioni di desalinizzazione parte dell’acqua sarà utilizzata per l’irrigazione, lavori già avviati nella stazione di Agadir, nota il ministro. Indica che la desalinizzazione dell’acqua di mare e il trattamento delle acque reflue serviranno all’agricoltura, il che significa che una grande quantità dell’acqua che era destinata all’acqua potabile per le città costiere, sarà destinata all’agricoltura e al mondo rurale. Da parte sua, la Segretaria di Stato del ministero Federale dell’Alimentazione e dell’Agricoltura, Ophelia Nick, ha indicato che rendere i sistemi alimentari più sostenibili e più resilienti richiede un lavoro collettivo per trovare soluzioni che possano garantire un futuro sano e sostenibile per le generazioni future. Secondo lei, è necessario concentrarsi sulla produzione sostenibile per ridurre al minimo i problemi ambientali e proteggere le risorse naturali.

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