venerdì, 26 Aprile, 2024
Economia

2020 nuove tasse e incentivi. Ecco cosa lo Stato chiederà e darà ai cittadini

Dopo i botti, i brindisi, gli auguri e le mille speranze attese nel nuovo anno – per molti nelle consultazioni dei segni astrali degli oroscopi -, da oggi abbiamo solo poche certezze, quelle delle nuove tasse. Ma anche di nuovi incentivi a sostegno delle famiglie, dell’industria, di alcuni settori come i progetti green, gli asili, le Regioni, i Comuni, le famiglie che hanno avuto dei congiunti vittime di incidenti e calamità naturali.

Partiamo dalle nuove tasse, che non sono certo l’unico problema dei cittadini, il nodo infatti rimane la complessità dell’intero sistema che rischia solo di penalizzare piccoli contribuenti e piccole imprese.

La Manovra, approvata inoltre si conferma come un’ondata, certo scaglionata ma inesorabile, di piccoli e grandi balzelli che si abbatteranno su tutti. Tranne che sulle grandi imprese che hanno sede fuori l’Italia, ad iniziare delle compagnie new tech. Così contrariamente alle aspettative delle Associazioni di categoria, da Confindustria a Coldiretti, dalle piccole imprese dagli artigiani, al “popolo” delle partite Iva, fino al girone più in crisi, quello dei commercianti, nessuno – a meno che sia un genio della finanza e della speculazione – potrà dirsi furbo al punto di poter evadere le tasse e soprattutto la temibile burocrazia di contorno ai pagamenti. Naturalmente ci sono anche dei benefici, degli sgravi, delle riduzioni e nuove regole per le partite Iva, complessivamente, tuttavia, si dovrà pagare qualcosa, e forse più di un qualcosa in più, al fisco per il 2020.

Per molti analisti la crescita delle tasse peggiorerà il conto salato di consumatori, famiglie ed imprese. Sul fisco che busserà alle porte già avevamo scritto un nostro approfondimento, era una anticipazione, ma ora ci sono le date, dal 1 gennaio, la prima tassa che scattata è quella sulle somme vinte a new slot e videolottery.

Lotterie
L’aumento riguarderà sia le tasse applicate per le vincite alle lotterie istantanee, come i Gratta e Vinci, ai giochi numerici, come il Supernalotto, ma, a partire dal mese di luglio, si pagherà il 20% su tutte le somme vinte che superano i 500 euro.

Complessivamente sono 308 i milioni di euro che lo Stato incasserà dai giochi, tasse aumentate per colmare le mancate entrate dovute al rinvio della plastic tax e della sugar tax.

Plastica tassata
La tassa sulla plastica non si applicherà ai prodotti riciclati o composti dal meno di 40% di plastica. Mentre la controversa tassa sulle bevande zuccherate, la “sugar fax” partirà a fine anno, il 10 ottobre 2020 e sarà pari a 10 centesimi a litro.

Concessionari
Partirà da metà anno la stretta sui “fringe benefit per le auto aziendali”. La Legge di Bilancio rinvia la misura al 1° luglio 2020, confermando tuttavia la modifica alle regole per la tassazione dei veicoli utilizzati da imprese e professionisti.
Il beneficio riconosciuto sarà pari al 25% per le auto meno inquinanti, e dal 40% al 60% nel 2021 per quelle con maggiori livelli di emissioni.

Aumento accise
L’incremento previsto è pari circa a 303 milioni di euro per il 2021, 651 milioni nell’anno successivo e 132 milioni per il 2023. Se la clausola di salvaguardia inserita nella manovra non verrà quindi disinnescata, ci si aspetta una nuova stangata sulle accise sulla benzina da 1,221 miliardi di euro nel 2021, 1,683 miliardi nel 2022 e 1,954 miliardi nel 2023.

Robin Tax
Rivista anche la Robin Tax per i concessionari: ora verrà applicata solamente alle imprese in concessione del trasporto. La tassa, che riguardava tutte quelle società affidatarie che gestiscono, ad esempio, autostrade, porti, aeroporti, energia elettrica, servizi di telefonia, radio e tv, rimarrà valida solamente per le concessioni autostradali, aeroportuali, ferroviarie e portuali. La modifica comporterà un minore incasso per 455 milioni di euro. Per riequilibrare le coperture, il governo aumenterà di mezzo punto l’addizionale Ires.

Agevolazioni ridotte
Legge di Bilancio 2020 conferma il taglio delle agevolazioni Irpef per i contribuenti con redditi elevati. Dai 120 mila euro di reddito e fino a 240 mila euro sarà progressivamente ridotto l’importo dei bonus fiscali come, ad esempio, quelli riconosciuti per le spese sportive dei figli o per le spese universitarie.

Stop alla Tasi e nuova Imu
Sparirà la TASI, effetto della fusione delle due imposte. Dovrebbero non esserci modifiche di rilievo sulle aliquote, mentre la principale novità riguarderà gli inquilini.
L’abolizione della TASI e l’avvento della nuova IMU porterà via l’obbligo di pagamento di una parte dell’imposta da parte degli inquilini. L’intero carico fiscale sarà sul proprietario dell’immobile, aspetto critico che non incontra il favore delle Associazioni a tutela dell’edilizia.

Sanità buone notizie
Nessuna stretta è prevista sulle detrazioni sanitarie: tutte le spese sanitarie saranno infatti interamente detraibili. Non ci sarà nessuno sconto calcolato in base al reddito: vengono introdotti due scaglioni oltre i quali le detrazioni prima si riducono (tra 120mila e 240mila euro) e poi sono eliminate (oltre i 240mila euro). Inizialmente erano escluse solo le spese sanitarie legate a gravi patologie.

Il Bonus facciate
Un emendamento prevede che il bonus facciate venga esteso ai soggetti titolari di reddito d’impresa e ai titolari di reddito di lavoro autonomo, con una detrazione del 50%. Per chi beneficia dello sconto al 90%, invece, nel caso in cui non siano lavori di sola pulitura o tinteggiatura, ma anche intervento all’impianto termico, bisognerà rispettate le norme sul risparmio energetico.

Fondi per gli asili
Uno degli emendamenti alla manovra, riformulato e votato in commissione, prevede l’istituzione di un fondo per gli edifici destinati ad asili nido. L’obiettivo di questo fondo è quello di puntare alla ristrutturazione è messa in sicurezza degli edifici. Le risorse previste sono 100 milioni per ciascun anno dal 2021 al 2023 e poi 200 milioni per un periodo che va dal 2024 al 2034. Secondo quanto previsto avranno priorità le strutture che si trovano nelle aree svantaggiate e nelle periferie.

Fondo Regioni
Istituito il fondo per le celebrazioni del cinquantenario delle Regioni: sono stati richiesti 500 mila euro per il 2020 per realizzare iniziative artistiche, culturali e scientifiche.

Incentivi ai Vigili del fuoco
Sono previste risorse aggiuntive per i vigili del fuoco e 100 milioni di europee i nuovi contratti PA.

Più risorse agli Statali
Fondi saranno destinati al rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione: nel 2020, infatti, è previsto un aumento di risorse per la contrattazione collettiva. Riguarderà il triennio 2019-2021 e si utilizzerà anche per il miglioramento economico del restante personale statale.

Esodo giornalisti
Vengono stanziate anche risorse per l’incentivo all’esodo per i giornalisti professionisti iscritti all’Inpgi per 7 milioni di euro nel 2020 e 3 milioni per ogni anno dal 2021 al 2027.

Fondo per vittime infortuni
Cresce anche il fondo per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro: si prevede un milione di euro aggiuntivo per il prossimo anno, 2 milioni per il 2021 e tre milioni per il 2022.

La svolta Verde
Per il Green New Deal verranno stanziati venti milioni annui dal 2020 al 2023: l’emendamento modifica l’articolo 11 della manovra e prevede che il ministero dell’Economia possa rilasciare garanzie fino all’80% anche per sostenere imprenditoria giovanile e femminile e per progetti sulla riduzione dell’uso della plastica e la sostituzione della plastica con materiali alternativi. Il governo ha anche chiesto che la dotazione del fondo per la crescita sostenibile venga incrementata di 100 milioni di euro per l’anno 2021: sarà destinata al finanziamento degli interventi destinati alla riconversione e riqualificazione produttiva delle aree di crisi industriale.

Investimenti per l’industria
Arrivano anche una serie di misure su investimenti e incentivi fiscali. Non troverà più il suo spazio nella manovra la norma sugli incentivi fiscali all’acquisizione di beni strumentali e per l’economia circolare, ma in sostituzione dell’ex super ammortamento è stato introdotto un credito d’imposta del 6% valido per i contribuenti che nel 2020 effettueranno investimenti in beni strumentali nuovi destinati alle imprese italiane. L’agevolazione sarà estesa anche agli investimenti completati entro il 30 giugno 2021 a patto che questi si riferiscano a ordini accettati dal fornitore entro fine 2020 con un acconto del 20%. Si prevede anche un credito d’imposta al 40% per gli investimenti in beni funzionali alla trasformazione tecnologica fino a 2,5 milioni di euro; sarà invece del 20% per gli investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite massimo di 10 milioni di euro. Per gli investimenti in applicazioni e software, invece, il credito sarà del 15% su un limite massimo di costi ammissibili pari a 700mila euro.

Partite Iva, 2020 complesso
Le modifiche al regime forfettario si pongono tre obiettivi fondamentali, come spiega la relazione illustrativa alla Legge di Bilancio: ridurre la pressione tributaria sulle partite IVA; semplificare gli adempimenti tributari; porre le condizioni affinché il corretto adempimento sia spontaneo, contrastando i comportamenti evasivi ed elusivi.
Rimane la flat tax fino a 65 mila euro confermata, con aliquota del 15%, ma sono stati introdotti nuovi requisiti per l’accesso al regime forfettario.
Sono stati reintrodotti, infatti, i limiti relativi alle spese per i compensi al personale e ai collaboratori per un totale che non può essere superiore a 20 mila euro lordi.
Non ci sono limiti che riguardano le spese per i beni strumentali.

Viene reintrodotto anche il limite dei 30 mila euro di reddito massimo percepibile da lavoro dipendente o da pensione, pena l’esclusione dall’accesso o dalla permanenza nel regime forfettario.
La Legge di Bilancio 2020 non introduce l’obbligo di fatturazione elettronica per i forfettari.
Dall’altro lato, però, lo incentiva attraverso l’introduzione di un regine premiale per le partite IVA che fatturano solo elettronicamente.

Affitti commercio niente Fiat tax
Sparirà la flat tax sugli affitti commerciali la cedolare secca. per i negozi non è stata prorogata e resterà applicabile solo ai contratti stipulati fino al 31 dicembre 2019.

Fisco complesso
Infine rimane la complessità e spesso l’incongruenza del sistema fiscale, ad esempio, guardando alle novità fiscali in arrivo nel 2020 il Decreto contiene alcune pesanti novità per aziende e professionisti. Le compensazioni nel modello F24 diventano sempre più difficili e verranno inasprite le sanzioni, con una particolare attenzione agli scarti.

Fisco, evasione e manette
La lotta all’evasione fiscale resta il focus del decreto collegato alla Legge di Bilancio 2020: una delle novità, approvata dopo una discussione fiume e tra il dissenso di una parte della stessa Maggioranza di Governo, è la conferma del carcere per i grandi evasori. Infatti l’inasprimento delle pene per i reati di omessa e fraudolenta dichiarazione sono passati senza modifiche rispetto al testo precedentemente approvato dalla Camera dei deputati. Sono stati confermati il carcere per i grandi evasori, l’abbassamento della soglia evasa che scattare la punibilità e la confisca sproporzione dei beni, come avviene per i reati di matrice mafiosa.

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