Nonostante il contesto economico e il difficile quadro internazionale, il mercato in ottobre non si è fermato rispetto allo stesso mese del 2021 e mostra una leggera crescita del +3,5%, stabilizzandosi per il terzo mese consecutivo intorno ai livelli del pre-pandemia (+0,8% a ottobre 2022 rispetto a ottobre 2019). Secondo quanto emerge dai dati dell’Osservatorio Confimprese sui consumi, però, la crescita del settore commerciale risulta ancora insufficiente a causa dell’instabilità economica e all’inflazione sempre più elevata.
Sul progressivo anno permane invece un divario significativo pari a -6,4% sul 2019 che, in concomitanza con l’incremento del 12% dei costi e di quasi il triplo dei costi energetici, crea forte pressione sulle aziende del settore. Nei settori merceologici prosegue il momento positivo della ristorazione che, a parità di perimetro, chiude ottobre a +9,1% su ottobre 2021 e mostra una dinamica promettente che fa intravedere la possibilità di recuperare il divario sul 2019 attualmente al -4,1% sul progressivo anno. Il tutto va inquadrato nella criticità di un aumento marcato dei costi ancora più impattante in un comparto energivoro come la ristorazione. Il settore abbigliamento-accessori, anche in relazione al ritardato arrivo della stagione autunnale, è ancora quello più in sofferenza con -6,3% nel mese e un pesante -15,6% sul progressivo 2019.
Nel mese di novembre con l’atteso arrivo di temperature più consone al periodo e di precipitazioni atmosferiche potremo meglio verificare le aspettative sull’andamento complessivo di un anno che comunque sarà con il segno rosso. Una boccata d’ossigeno al settore potrebbe arrivare dal Black friday in quanto secondo le previsioni del centro studi Confimprese, 7 famiglie su 10 (68,2%) si orienteranno verso gli acquisti moda. Il retail non food continua il recupero con una chiusura mese a +8,1% e conferma la stabilità sul progressivo anno rispetto ai livelli pre-pandemia pari a +1,1% sul 2019. Nei canali di vendita migliora l’andamento delle high street che mostrano un promettente +9% nel mese e denotano un forte interesse delle catene a rifocalizzarsi sulle vie dello shopping. Nel progressivo anno rimangono, però, negative a -7,2%.