venerdì, 19 Aprile, 2024
Economia

Le cripto attività prive di regolamentazione adeguata

Le cripto attività sono ad oggi prive di una regolamentazione adeguata e il regolatore europeo insieme agli organismi internazionali si sono attivati per cercare di portare questi strumenti all’interno di una cornice regolamentare ad hoc. Lo ha ricordato Pierfrancesco Gaggi, vicedirettore generale dell’Associazione Bancaria Italiana per l’innovazione e sistemi di pagamento, nel corso di un seminario dell’Abi a Firenze.

“In termini di cripto-asset Abi è intervenuta attivamente alle procedure di feedback e alle consultazioni pubbliche per portare la posizione delle banche operanti in Italia, e ritiene come il testo di compromesso approvato in trilogo presenti delle riformulazioni migliorative rispetto al testo originale proposto dalla Commissione. In tal senso, vengo giudicate positivamente le disposizioni introdotte volte ad assoggettare i Casp (Crypto-asset service provider) alle medesime condizioni cui sono soggetti gli intermediari vigilati”, ha detto Gaggi.

Giudicato positivamente anche il regime previsto di deroga per le transazioni che coinvolgono i portafogli non ospitati”. “Abi ha sottolineato come la proposta del Bcbs penalizzi ancora le banche, le quali potrebbero essere scoraggiate dal fornire servizi in questo settore in quanto non potrebbero competere su un piano di parità con altre entità”, ha aggiunto.

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