“Costruisci oggi quello che conta per il tuo futuro” è il tema della quinta edizione del “Mese dell’Educazione Finanziaria” (#OttobreEdufin2022), che già dal 1° ottobre sta proponendo una serie di eventi e iniziative dedicate alle conoscenze e competenze finanziarie, assicurative e previdenziali.
La prima volta che ho sentito parlare di “educazione finanziaria” ero ancora una studentessa di seconda media. A incuriosirmi era stato un convegno in cui si parlava ai ragazzi dell’importanza del risparmio. Lo ricordo bene perché quel giorno chiesi ai miei genitori di regalarmi un bel salvadanaio e iniziai a risparmiare, cioè a evitare l’acquisto di cose inutili per dare la precedenza a ciò che è più importante.
L’hashtag ufficiale di questa edizione è: #Ottobreedufin2022
Le iniziative che il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria promuove dal 1° al 31 ottobre 2022 si svolgono sia online che in presenza. Il calendario del Mese dell’educazione finanziaria 2022 è fitto di conferenze, webinar, attività culturali, seminari, spettacoli ma anche giornate di gioco ed eventi di formazione rivolti agli studenti e alle loro famiglie.
Per partecipare alle iniziative di educazione finanziaria basta consultare il calendario, disponibile sul portale “Quellocheconta.gov.it” e sul profilo Facebook del Comitato @ITAedufin, scegliere l’evento di interesse e iscriversi.
Tutte le iniziative del Mese dell’educazione finanziaria possono essere seguite anche attraverso il profilo social @ITAedufin su Facebook, Twitter, Instagram e @ComitatoEdufin su LinkedIn. L’hashtag ufficiale di questa edizione è: #Ottobreedufin2022.
Alcuni di questi eventi vengono proposti sottoforma di lezioni, altri sono dei veri e propri giochi, laboratori e spettacoli gratuiti. L’obiettivo comune è offrire occasioni di informazione e di formazione, spunti sui quali discutere, magari anche a scuola, e capire come gestire le risorse finanziarie personali e familiari.
Storie di plusvalenze e minusvalenze
Uno dei temi più seguiti in questa quinta edizione è quello delle criptovalute. Alcuni miei amici, mi hanno raccontato di aver investito in bitcoin. Massimo, per esempio, si diplomerà quest’anno e mi ha raccontato che da due anni prova a mettere da parte la “plusvalenza”. Mi ha spiegato che si chiama così la differenza che matura quando il prezzo a cui rivende i suoi bitcoin supera quello a cui li aveva acquistati. Qualche mese fa però Massimo ha dovuto spiegarmi il significato di “minusvalenza”. Per non rischiare di perdere tutti i suoi risparmi, infatti, Massimo è stato costretto a vendere i suoi bitcoin a un prezzo più basso di quello che aveva pagato per acquistarli e ha subito una perdita.
Il Mese dell’Educazione finanziaria anche a scuola
L’esperienza di Massimo è stata per me molto significativa perché non sapevo che i risparmi potessero perdere di valore e soprattutto non pensavo che il valore dei bitcoin potesse abbassarsi così repentinamente. Attraverso i canali social, molti influencer si vantano di aver acquistato criptovalute e sfoggiano gioielli e capi di abbigliamento che raccontano di aver acquistato grazie a straordinarie plusvalenze. Alcuni VIP del mondo dello spettacolo condividono il video di vacanze che dicono di aver pagato in bitcoin e poi invitano i loro giovani follower a investire in criptovalute. Nessuno di questi però ti spiega i rischi di quelle minusvalenze. L’ho capito partecipando a uno dei webinar del Mese dell’Educazione finanziaria. Ecco perché dico grazie al Comitato EDUFIN e sono contenta che anche a scuola si parli sempre di più di educazione finanziaria.
* Liceale e Speaker radiofonica at New Sound Level 90FM