mercoledì, 1 Maggio, 2024
Economia

La crisi condiziona le scelte strategiche delle PMI

Il 61% delle imprese italiane sostiene che l’attuale contesto incerto e complesso è un fattore che condiziona sempre più le scelte strategiche aziendali. È quanto emerge dalla Ricerca “Sales Transformation per i mercati internazionali”, realizzata per Promos Italia e presentata nel corso dell’evento “Made in Italy, quale futuro? – L’export tra digitalizzazione e nuove sfide internazionali”. Fenomeni come la pandemia, la guerra in Ucraina, e più in generale la precarietà degli equilibri geopolitici, hanno infatti aumentato la percezione di incertezza e di rischio tra le aziende, portando alla consapevolezza che si tratti di fenomeni diventati quasi endogeni più che episodici ed imponendo così alle imprese un ripensamento dei propri approcci all’internazionalizzazione.

La risposta che arriva dal campione di imprenditrici e imprenditori sembra essere comunque positiva: il 54% degli intervistati, infatti, ritiene di avere gestito il cambiamento come un’opportunità, mentre il 48% sta investendo per diventare un’organizzazione più agile. Il 60%, infine, ritiene fondamentale l’abilità di adattarsi per rispondere ai cambiamenti dei mercati. Una reazione, quest’ultima, che si concretizza, nel 39% dei casi, attraverso l’introduzione di nuovi prodotti, pratiche e tecnologie, con un approccio che rimane cauto e pacato piuttosto che audace e aggressivo nel 46% delle imprese coinvolte. A fare la differenza, nel 39% delle aziende sembra essere il top management che spesso sviluppa piani alternativi all’estero per gestire eventuali situazioni di crisi.

Proprio questo aspetto, unito all’orientamento digitale dell’azienda, rappresenta uno dei due driver per ottenere una performance di successo sui mercati internazionali, contribuendo per il 55%, contro il 45% dell’orientamento digitale. A conferma di questo, c’è il dato relativo alla relazione tra grado di digitalizzazione e performance sui mercati internazionali: le aziende altamente digitalizzate, infatti, hanno in media una performance sui mercati internazionali più alta del 27% rispetto alle aziende non digitalizzate. Nel campo della digitalizzazione, però, c’è ancora molto da fare. Appena il 23% delle aziende si definisce altamente digitalizzato e solo il 35% delle aziende dichiara di avere una chiara strategia di digitalizzazione.

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