ROMA (ITALPRESS) – Domenica 26 giugno si decide il futuro di 65 Comuni in Italia. Oltre due milioni di elettori, infatti, sono chiamati alle urne per il secondo turno delle elezioni amministrative. Nella sfida a due dei ballottaggi gli elettori dovranno scegliere i sindaci delle loro città, dopo i risultati dell’Election Day di domenica 12 giugno.
Si voterà in 59 centri nelle regioni a statuto ordinario e in 6 nelle regioni a statuto speciale per un totale di 65 comuni. Tra questi, soltanto due contano meno di 15 mila abitanti:
Castelbottaccio, in provincia di Campobasso, e Villafranca Sicula, in provincia di Agrigento, che vanno al ballottaggio per parità di preferenze tra i due candidati più votati al primo turno.
Unico capoluogo di regione al voto è Catanzaro. La città calabrese, che conta 73.294 elettori, dovrà scegliere tra i candidati Valerio Donato (44,01% al primo turno) e Nicola Fiorita (31,71%).
La città più grande chiamata alle urne è Verona, che conta 202.638 elettori. Nel comune veneto la sfida sarà tra il candidato di centrosinistra Damiano Tommasi, che al primo turno ha ottenuto il 39,79% delle preferenze, e il sindaco uscente Federico Sboarina, che si è invece attestato al 32,69%.
Anche a Parma non è stata raggiunta la maggioranza assoluta al primo turno. Nella città emiliana, dove ci sono 146.939 elettori, si sfideranno Michele Guerra, che nell’Election day del 12 giugno ha ottenuto il 44,18% delle preferenze, e Pietro Vignali, che invece si è attestato al 21,25%. Nella stessa regione si voterà anche a Piacenza, dove ci sono oltre 76 mila elettori e dove a contendersi la fascia tricolore ci saranno Katia Tarasconi con il centrosinistra (39,93%) e Patrizia Barbieri con il centrodestra (37,72%).
In Piemonte i capoluoghi al voto per il ballottaggio sono Alessandria (73.657 elettori) e Cuneo (45.892). Alessandria dovrà scegliere tra il candidato di centrosinistra Giorgio Angelo Abonante (42,04% al primo turno) e il sindaco uscente, di centrodestra, Gianfranco Cuttica di Revigliasco (40,24%). A Cuneo, invece, la sfida è tra Patrizia Manassero, che ha raggiunto il 46,95% il 12 giugno, e Franco Civallero, che ha ottenuto il 19,84%.
Oltre 98 mila elettori sono chiamati a scegliere il sindaco di Monza, dove a contendersi la carica ci sono Dario Allevi, candidato di centrodestra che al primo turno ha ottenuto il 47,12%, e Paolo Pilotto, che si è attestato al 40,08%. In Lombardia seggi aperti anche a Como (72.132 elettori) dove la sfida è tra Barbara Minghetti, al primo turno candidata con cinque liste di centrosinistra e civiche che ha raggiunto il 39,40% il 12 giugno, e Alessandro Rapinese, che si era presentato con una sola lista (civica) attestandosi al 27,32%.
Corsa a due anche nella città di Gorizia, dove oltre 30 mila elettori sono chiamati a scegliere tra Rodolfo Ziberna (centrodestra; 42,56% al primo turno) e Laura Fasiolo (centrosinistra; 31,37%).
Nella toscana Lucca (79.634 elettori), invece, la sfida sarà tra i candidati: Francesco Raspini, che si è attestato al 42,65% al primo turno, e Mario Pardini, che ha raggiunto il 34,35%.
Nel Lazio le città capoluogo al voto per il ballottaggio sono Frosinone (36.849 elettori) e Viterbo (53.436).
A Frosinone la scelta è tra Riccardo Mastrangeli (49,26% al primo turno) e Domenico Marzi (39,13%). A Viterbo, invece, la sfida è tra due donne: Chiara Frontini, che ha ottenuto il 32,82% dei voti lo scorso 12 giugno, e Alessandra Troncarelli, che si è attestata al 28,30%.
Nella corsa a due della città pugliese di Barletta ci sono Cosimo Damiano Cannito, centrodestra (42,27% al primo turno), e Santa Scommegna, centrosinistra (36,63%).
Si voterà domenica 26 giugno dalle 7 alle 23. Gli elettori dovranno presentarsi al seggio con tessera elettorale e idoneo documento di riconoscimento, mentre l’uso della mascherina chirurgica per l’accesso al seggio è fortemente raccomandato per l’esercizio del diritto di voto. Per esprimere la propria preferenza occorre tracciare un segno su uno dei due rettangoli contenenti il nome del candidato sindaco prescelto.
