sabato, 20 Aprile, 2024
Società

FGIC e Croce Rossa insieme per l’Ucraina

Un contributo concreto che conferma la vicinanza della Federazione Italiana Gioco Calcio alla popolazione ucraina. Si tratta di oltre 10.000 articoli tra abbigliamento casual, tecnico e sportivo per un valore complessivo di circa 220.000 euro, che saranno distribuiti attraverso la Croce Rossa Italiana nei territori colpiti dal conflitto e destinati alle persone più fragili.

Sono tante, infatti, le iniziative messe in campo dalla Federcalcio, che in occasione del turno di campionato dello scorso 26 e 27 febbraio come segnale di pace dopo l’inizio dei conflitti tra Russia e Ucraina aveva disposto il posticipo di 5 minuti sull’inizio delle gare, senza distinzione tra professionisti e dilettanti. Con il supporto della Uefa, la Federcalcio ha fatto in modo che l’Under 17 dell’Ucraina raggiungesse in sicurezza l’Italia per disputare le gare della seconda fase di qualificazione al Campionato Europeo ospitata dal 20 al 26 aprile in provincia di Siena.

Il pullman della Nazionale azzurra ha raggiunto Zahony, città di frontiera sul confine ucraino-ungherese, dove sono saliti a bordo alcuni membri della delegazione, staff e calciatori. Il pullman ha quindi fatto tappa prima a Budapest e poi a Zagabria, dove si sono aggregati altri giovani calciatori della nazionale ucraina nel frattempo riparatisi fuori dal Paese, per poi raggiungere il Centro Tecnico Federale di Coverciano, dove l’Under 17 ucraina si è allenata usufruendo del supporto logistico messo a disposizione dalla Figc. Nell’ambito della partnership con il ‘Bambino Gesù’, la Figc ha devoluto all’ospedale pediatrico una parte dell’incasso della gara tra la Nazionale e la Macedonia del Nord (21.000 euro) per sostenere le attività di accoglienza dei bambini e delle famiglie ucraine in fuga dalla guerra.

Nelle scorse settimane, inoltre, i dipendenti della Federazione hanno partecipato a una raccolta di prodotti alimentari e medicinali e altri bene di prima necessità per la popolazione ucraina. Subito dopo l’inizio della guerra, la Federazione aveva aperto al tesseramento dei giovani ucraini in fuga, stabilendo che i minori provenienti dall’Ucraina potessero essere tesserati, in ambito dilettantistico e di Settore Giovanile e Scolastico, fino alla fine della stagione sportiva.

La Figc si è fatta carico anche degli oneri previsti per il tesseramento e della copertura assicurativa. Grazie alla sinergia tra Uefa, Figc e Aia l’Italia ha aperto le porte all’arbitro ucraino Kateryna Monzul, che ha potuto così proseguire la sua carriera lasciandosi alle spalle le difficoltà logistiche causate dal conflitto. Tra i migliori arbitri donna in Europa, Monzul ha esordito in Italia dirigendo lo scorso 20 marzo l’incontro della Serie A femminile TimVision Inter-Sampdoria. È stato inoltre attivato l’iter per l’inserimento di altri tre arbitri donna rifugiate a Bologna.

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