venerdì, 26 Aprile, 2024
Società

Crescono di +34% le vendite del settore immobiliare

Il mercato immobiliare è in ripresa con circa 750mila vendite chiuse nel 2021(+34% rispetto al 2020). A dirlo è il rapporto dell’Osservatorio immobiliare nazionale Fiaip, redatto in collaborazione con Enea e I-Com (Istituto Italiano per la Competitività). La casa che più ricercano gli italiani è green, sostenibile, con spazi esterni, tecnologica. Il settore residenziale ha visto aumentare in maniera consistente sia le compravendite, arrivando a circa 750.000, +34% rispetto al 2020 e +24% rispetto al 2019, che i valori di mercato, +3% rispetto al 2020, con una diminuzione dei tempi di vendita intravedendo i primi segnali di calo dell’offerta di case da vendere.

Segni più anche per i valori di mercato con un più 3% di media, mentre per l’ambito locativo abbiamo un segno più per il residenziale mentre un segno negativo per negozi, uffici, capannoni. Una fotografia che ci segnala come il mercato immobiliare anche nel 2021 confermato di avere il più alto coefficiente di attivazione della vita economica, sociale, occupazionale del sistema Paese”, ha detto il presidente della Fiaip, Gian Battista Baccarini.

“L’attrattività di Milano e Bologna insegna quanto sia necessaria una strategia nazionale sulle città che, tenendo conto delle migliori esperienze non solo italiane, dia vita a un riconosciuto modello di città sostenibile, innovativa e digitalizzata. Il tutto – ha aggiunto – attraverso una visione integrata delle politiche urbanistiche che contempli non solo il settore casa, ma anche quello dei trasporti, della tutela dell’ambiente, della sicurezza e preveda la necessaria semplificazione e digitalizzazione delle procedure pubbliche orientate a favorire la circolazione regolare degli immobili, al fine di rendere le città ancora più vivibili e attrattive a beneficio del mercato e a tutela del cittadino”.

Il mercato, oltre alla prima casa, è stato trainato da una forte crescita del numero delle compravendite di seconde case salite a circa 190.000 unità registrando un +52% rispetto al 2020 e un +36% rispetto al 2019. Anche le compravendite diverse dal residenziale fanno registrare tutte un segno positivo rispetto al 2020 con il commerciale (negozi) a +4,5%, direzionale (uffici) +2,3% e produttivo (capannoni) +1,9%, stessa cosa non possiamo affermare per quanto concerne l’andamento medio dei prezzi, infatti, si riscontra per il commerciale una riduzione media del -3,2%, direzionale -4,5% e produttivo -5,6%.

Un dato positivamente significativo che emerge dal Report è senza dubbio quello sull’efficientamento energetico, infatti, nel 2021, gli acquisti di immobili efficientati nella migliore classe energetica A1, sale al 30% del totale delle compravendite relative al “nuovo”. Si registra un netto aumento di immobili compravenduti ristrutturati in classe A e B, saliti al 32% e da ristrutturare 12% nel 2021, grazie soprattutto agli incentivi fiscali statali, in particolare il Superbonus 110%. “I problemi dell’efficientamento energetico sono legati a fattori determinanti come, in primo luogo, la consapevolezza, che viene ancor prima della tecnologia che esiste già, la semplificazione, l’informazione”, ha spiegato Ilaria Bertini, direttore del Dipartimento efficientamento energetico dell’Enea. “Ritengo che il sistema edificio deve essere performante e come Enea ora stiamo lavoriamo in un’ottica ancora più ampia. Se vogliamo veramente abbassare i consumi dobbiamo cambiare mentalità, le nostre azioni quotidiane”, ha aggiunto.

Il mercato delle locazioni, rispetto al 2020, si conclude con il segno positivo in tutti gli ambiti con il residenziale a +12,3%, commerciale +6%, direzionale +5% e produttivo +2% mentre l’andamento medio dei canoni di locazione è positivo per il residenziale +4,9% mentre negativo per il commerciale -2,2%, direzionale -2,6% e produttivo -2,8%, a supporto del fatto che l’aumento del numero di locazioni ad uso diverso dall’abitativo sono giustificate da un consistente abbassamento dei canoni di locazione oltre che dagli effetti della crisi che ha colpito numerose attività a seguito delle perduranti restrizioni pandemiche. Per quanto riguarda i principali centri urbani, le città più performanti, in relazione sia alle compravendite che alle locazioni sono Milano, Bologna e Firenze. In particolare, per le compravendite Milano +8,8%, Bologna +6,8%, Firenze +3,2% e a seguire Genova +2,7%, Torino +2,3%, Venezia +2,5% e Roma +1,1%.

Per le locazioni si confermano in prima linea Milano +7,9%, Bologna +3,8%, Firenze +2,8%, Roma +2,65%, Genova +1,1% e Napoli +0,5%. Cresce la voglia di acquistare nei Borghi, prioritariamente dettata dalla crescente volontà di lavorare in luoghi meno affollati, più tranquilli e con una qualità della vita superiore anche dal punto di vista ambientale.

Si registra, infatti, un +30% di richieste di cui solo il 1/4 si concretizzano in acquisti nonostante l’assenza di servizi e di infrastrutture digitali, in particolare della fibra ottica oramai divenuta indispensabile per assicurare una veloce navigazione online. Il presidente del Centro Studi Fiaip, Francesco La Commare, ha ricordato che “il mercato immobiliare si conferma dinamico anche nei primi mesi del 2022, ma inizia a scarseggiare l’offerta di case da vendere e da affittare. Nonostante le legittime preoccupazioni dettate prioritariamente dalle conseguenze economiche del conflitto militare e dall’aumento del costo della vita, prevediamo un anno positivo per il settore, considerati una serie di fattori, tra i quali i tassi di interesse per i mutui che rimangono, seppur in lieve rialzo, ancora molto contenuti e la crescita, registrata anche nel 2021, dei risparmi delle famiglie italiane che unitamente all’incerta, e spesso scarsa, redditività degli investimenti finanziari e alla stessa inflazione, stimolano il cittadino verso l’investimento immobiliare”.

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