martedì, 15 Ottobre, 2024
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“Piazza dei Mestieri”, un modello di inclusione sociale giovanile

Sbarca a Milano “Piazza dei Mestieri”, un modello di imprenditoria sociale, già collaudato a Torino e Catania, per promuovere, attraverso la formazione, il lavoro, la cultura e l’incontro tra le diverse etnie, l’occupazione giovanile di ragazzi in situazioni di fragilità.

Un modello che vuole in ogni luogo generare una rete e che, a Milano, vede già il coinvolgimento di associazioni, del mondo dello sport, delle imprese e delle parrocchie. La nuova Piazza dei Mestieri di Milano sorge in una graziosa palazzina di 3000mq in via Miramare 15 (una traversa di Viale Monza), appositamente ristrutturata grazie al sostegno di Fondazione Cariplo, Enel Cuore Onlus, donatori privati e aziende e a un finanziamento di Intesa Sanpaolo attraverso la piattaforma terzo valore. La ristrutturazione, per un valore totale di due milioni di euro, ha permesso di realizzare in questo spazio laboratori, spazi ricreativi, un bar e un ristorante che accoglieranno molteplici attività che già nel 2023 arriveranno a coinvolgere almeno 1.000 persone, in larga prevalenza giovani, con particolare attenzione a quelli che vivono situazioni di disagio socioeconomico.

Situazioni familiari difficili come disoccupazione, basso reddito del nucleo familiare e scarsi livelli di istruzione dei genitori – fortemente presenti nell’area Municipi 2 e 9 di Milano, possono avere un effetto diretto e duraturo sulla carriera scolastica degli studenti, che possono arrivare a decidere di abbandonare precocemente i percorsi di istruzione e formazione. Senza dimenticare l’emergenza Sars Covid-19 che ha posto nuove sfide educative, aggravando i divari sociali territoriali che già sì evidenziavano prima della crisi sanitaria, tra cui l’analfabetismo funzionale a cui si aggiunge un analfabetismo digitale che la pandemia ha fatto emergere con una gravità impressionante. In questo contesto, la Piazza dei Mestieri rappresenta un modello coerente con gli obiettivi di valorizzazione del capitale umano capace di incidere significativamente sulla riduzione della dispersione scolastica, sull’inserimento lavorativo dei Neet, sulla valorizzazione dell’apprendistato e dell’alternanza, sulla diffusione della cultura e dello sport tra i giovani, sulla riduzione del mismatch tra domanda e offerta di lavoro.

Giovani che in molti casi arrivano da situazioni di disagio economico e sociale che subiscono così gli effetti di una selezione avversa legata alla diseguaglianza delle opportunità di accesso al mercato del lavoro – spiega Dario Odifreddi, Presidente della Piazza dei Mestieri. Il nostro metodo è ‘fare con'”. Il modello della Piazza dei Mestieri può infatti generare una vera e propria comunità in una logica innovativa di welfare community, in cui ad essere protagonisti sono i giovani, affiancati da adulti che sollecitano la loro libertà e il loro impegno. Il prossimo 29 aprile, alle 12.30, si terrà la cerimonia del taglio del nastro con il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

Fonte foto: sito piazzadeimestieri.it

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