“C’è bisogno di stabilità per sconfiggere il virus e per sostenere la ripresa economica, impostando al meglio gli investimenti straordinari che l’Europa ha messo a disposizione dell’Italia. Il Quirinale non è una gara sportiva, non mi occupo del borsino sui possibili vincitori e perdenti, né mi permetto di tirare per la giacca il presidente Draghi, che sta svolgendo un lavoro preziosissimo sia in Italia che all’estero”.
Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che poi aggiunge: “Non ho mai visto decidere il nome del presidente della Repubblica con quattro mesi di anticipo. Il totonomi lo fa chi è in difficoltà, per non misurarsi coi problemi degli italiani e con l’agenda del governo.
Se oggi discutiamo inutilmente del Quirinale, poi ci occuperemo della legge di Bilancio a febbraio, quando sarà già stata approvata da due mesi?”.
Per il governatore “è una discussione surreale e al limite dell’irresponsabilità. E piuttosto irrispettosa nei confronti dei presidenti Mattarella e Draghi, le due personalità più autorevoli e credibili sul piano nazionale e internazionale”. Alla domanda se il capo dello Stato va votato con il centrodestra, dice: “Auspico il massimo di convergenza perché il presidente è il capo dello Stato e il garante della Costituzione. Nel 2015 la destra si chiamò fuori, perdendo un’occasione. Spetta anzitutto a loro smentire di essere un’anomalia e dimostrarsi invece parte essenziale del gioco democratico”.
Sul tema del grenn pass e dei vaccini, Bonaccini osserva “C’è l’obbligo del green pass e sta funzionando molto bene, visti i numeri dei vaccinati in Italia. Le persone hanno capito, pur senza obbligo, e che c’è grande fiducia nella scienza. La vaccinazione è stata invece la priorità in Italia e per questo il nostro modello sta funzionando meglio sia sul piano sanitario che su quello economico. Coi vaccini abbiamo ridato la libertà agli italiani, altro che sciocchezze. Adesso, di fronte alla possibile quarta ondata, è il momento di non arretrare: chi non si è vaccinato lo faccia, non abbassiamo la guardia”.
