sabato, 4 Maggio, 2024
Regioni

Sala “La rivoluzione verde può partire da città ma subito fondi Pnrr”

“Gran parte delle nostre speranze è legata al Pnrr perché con le nostre sole risorse potremo continuare ad andare verso una transizione ambientale sì, ma non dare corpo a quella rivoluzione green che la gente ci chiede e a cui dovremmo ambire. Milano ha i progetti concreti per farlo: dai prolungamenti delle metropolitane al teleriscaldamento, dai bus elettrici alla riqualificazione delle case popolari, ma servono i fondi per poter accelerare. Se avremo le risorse, in dieci anni potremo cambiare radicalmente il profilo della città. Per questo, e ne ho discusso anche con il presidente del Consiglio Mario Draghi, i sindaci hanno bisogno di capire dal governo quanto prima come verranno assegnati i fondi europei e quando arriveranno”. Così, in un’intervista a la Repubblica, il sindaco di Milano Beppe Sala. “Va bene la proporzionalità, ma stiamo attenti a non perdere i fondi. Il suggerimento che do al governo è: fate una valutazione della capacità delle singole stazioni appaltanti di tradurre in pratica gli investimenti”, aggiunge. Quanto agli obiettivi che Milano ha da qui ai prossimi dieci anni per diventare green, Sala spiega: “Aumenteremo del 50% i chilometri di trasporto pubblico, dalle nuove metropolitane all’allungamento del percorso dei bus (che saranno solo elettrici) riducendo così il traffico automobilistico. Lavoreremo sul profilo energetico dei nostri palazzi e pianteremo 3 milioni di alberi entro il 2030. Tre innovazioni che aiuteranno a cambiare l’aria”. Sul suo impegno politico in chiave ambientalista, dopo l’adesione al manifesto dei Verdi europei, Sala chiarisce: “Sono disposto a dare una mano, ma devo e voglio fare il sindaco di Milano per cinque anni. Il mio non è un ambientalismo di maniera ed è solo così che posso dimostrare nei fatti il mio spirito ecologista. È questo il mio impegno fino al 2026: fare bene il sindaco e dimostrare concretamente che la trasformazione ambientale è la chiave per tutti”. In conclusione secondo il primo cittadino “per ripensare le città serve una ripresa verde e giusta. Bisogna sì credere nel fatto che la transizione genererà nuovo lavoro, ma al contempo saranno fondamentali politiche sociali innovative”.

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Redazione

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