venerdì, 26 Aprile, 2024
Società

S.Egidio. Con i vaccini riapre la mensa dei poveri 

Finalmente riaprono le mense dei poveri della Comunità di Sant’Egidio a Roma grazie alla campagna di vaccinazione, portata avanti dalla comunità a partire dalla fine di luglio, di alcune migliaia di persone che, per motivi ambientali e burocratici, sarebbero altrimenti rimaste “invisibili” al sistema sanitario. 

I pasti sono stati garantiti anche sotto sotto lockdown

In realtà la distribuzione dei pasti non è stata mai interrotta, neanche sotto lockdown, ma riorganizzato secondo la modalità del take away. Con la protezione garantita dal vaccino, viene invece “restituita ai bisognosi la dignità di potersi sedere a tavola” se in possesso di certificato vaccinale, mentre chi non lo ha ancora “sarà comunque accolto, come sempre, e avrà la possibilità di ricevere un pasto da asporto, come è accaduto nei mesi passati”, si legge in una nota. 

Importanti interventi di vaccinazione della Comunità

Solo a Roma ci sono circa 8 mila persone senza fissa dimora: un terzo vive per strada, un terzo in alloggi impropri come baracche e capannoni abbandonati, un terzo in centri di accoglienza. La comunità di Sant’Egidio, per non lasciare sole le persone in difficoltà nel mezzo del Covid, si è data, da subito regole e protocolli, come spiega Augusto D’Angelo, responsabile servizi senza fissa dimora della comunità di Sant’Egidio: «Fino all’estate scorsa avevamo applicato le regole del distanziamento: in un tavolo da 4 servivamo un solo commensale; in uno da 6 si sedevano in 2, in uno da 8 si accomodavano in 3 con i tempi del servizio che si allungavano.

Poi, però, le condizioni epidemiologiche ci hanno costretto di nuovo a cambiare sistema”. I poveri sono tornati in fila distanziati, in attesa di un pasto da asporto e di potersi tornare a sedere in mensa. Un momento di convivialità importante non solo per la socialità ma anche perché è uno dei luoghi attraverso cui far conoscere l’hub vaccinale allestito dai volontari di Sant’Egidio presso l’ex ospedale San Gallicano a Trastevere, e continuare in quell’opera mirata a raggiungere la immunità di gregge perseguita dal Paese.

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