sabato, 20 Aprile, 2024
Economia

Agricoltura smart, equa e sostenibile. Serpillo-UCI: l’evoluzione tecnica della precision farming

L’Agricoltura è un fenomeno complesso che include la gestione del territorio, la produzione di cibo, la creazione di valore nell’ottica d’impresa. La qualità della Filiera Agroalimentare è la vera eccellenza del Made in Italy: lo scenario è quello dell’integrazione tra le strategie tradizionali e le innovazioni dell’Agricoltura 4.0, una virtuosa commistione di tracciabilità, tecnologia blockchain, raccolta di dati impiegati al servizio della Filiera.  

“Il ruolo di ognuno di noi sta cambiando profondamente: siamo chiamati a rispondere sempre più efficacemente alle nuove sfide imposte dalla velocità dei tempi, dobbiamo essere più integrati tra sistemi diversi, con Filiere globalizzate ed attori in ogni dove, che per interagire dovranno riorganizzarsi in modo flessibile e mutuamente adattivo. Produrre cibo oggi, e ancor più domani, significa praticare l’economia circolare, abbattere gli sprechi, usare le foto aeree per avere sempre il controllo della situazione, investire nella tracciabilità, ridurre al minimo il margine d’errore e tenere sotto controllo i costi”, le parole di Mario Serpillo, Presidente Nazionale dell’Unione Coltivatori Italiani, che definisce l’Agricoltura 4.0 come “l’evoluzione tecnica della precision farming”.

Il consumatore contemporaneo sceglie i prodotti sulla base dell’informazione, ancor prima che del gusto. L’attenzione alla sostenibilità (anche sociale), gli effetti sulla salute, il modo di comunicare il valore prodotto sono i focus attorno ai quali si forma il giudizio del consumatore: prodotti, quindi, sempre più salutari, sicuri e profittevoli per tutti.

“I nuovi driver delle nostre Filiere devono essere Resilienza, Sostenibilità, rispetto dell’Ambiente, Biodiversità, garanzia della Sicurezza Alimentare, Digitalizzazione. L’agricoltura non è più solo un lavoro di braccia, ma soprattutto di mente: richiede sempre più cultura, competenze, impegno e compartecipazione attiva ed integrativa!” afferma il Presidente Nazionale dell’UCI.

“Già da tempo- sottolinea Serpillo- l’UCI ha deciso di recitare un ruolo di primo piano nel processo di definizione del mondo che verrà: siamo presenti nel Tavolo partenariale del MiPAAF per la costruzione del PSN della nuova PAC 2023-2027. Nel mese di Aprile, presso il Mipaaf, sono stati tracciati 6 obiettivi principali che si declineranno in altri sotto-obiettivi: potenziamento della competitività di Aziende e Filiere; miglioramento delle performances climatiche ed ambientali dei sistemi produttivi; rafforzamento della resilienza e della vitalità dei territori rurali; lavoro agricolo e forestale di qualità; tutela dei diritti dei lavoratori; scambio di conoscenza ed informazione; il New Delivery Model, ovvero la governance efficace. Come UCI riteniamo che serva riequilibrare il potere nella catena alimentare, pensando ad una fase di riorganizzazione dell’agro-industria e del rapporto con la GDO, oltre alla necessità -nell’ambito delle filiere agricole- di stabilire contratti solidi ed equi tra produttori primari e trasformatori, per dare il giusto riconoscimento alle imprese agricole. Siamo convinti che occorra un maggiore impegno e risorse nella lotta alla contraffazione alimentare, incentivando le nuove tecnologie, come la blockchain: un’ottima occasione di sperimentare ed innovare la tracciabilità, nel giusto solco della corretta informazione e garanzia ai consumatori”.

Il modo di pensare del Coltivatore, quindi, deve necessariamente cambiare ed evolversi in direzione smart: il suo ruolo diventa più complesso, gli vengono richieste sempre più competenze, anche digitali. Lo scenario dell’Agricoltura 4.0 è popolato da sistemi a rete, con sensori e maglie di connessioni digitali e telematiche in grado di misurare ogni elemento caratterizzante le produzioni, per valutare e tenere sotto controllo efficienza, efficacia e produttività a garanzia di profitto e qualità.

“Occorre stimolare l’introduzione in azienda di Big Data, intelligenza artificiale e robotica per ampliare, velocizzare e rendere più efficienti le attività che interessano l’intera Filiera. Ma l’imprenditore italiano non può farcela da solo, è necessario affrontare e risolvere il problema dell’accesso al credito per poter investire. Sono necessarie politiche di incentivazione alle Imprese, per reggere la concorrenza delle grandi Aziende europee. Serve formazione e, naturalmente, un consumatore informato e desideroso di collaborare!” conclude Mario Serpillo.

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