Addio alla plastica monouso. Da ieri anche l’Italia dovrà adeguarsi alla direttiva Ue 904 “Single Use Plastic” che dice stop alla produzione e uso della plastica.
Il percorso però sarà graduale. La lotta all’inquinamento impone il divieto di immettere sul mercato e consumare prodotti come piatti e bicchieri monouso ma anche le cannucce e tanti altri piccoli o grandi
pezzi di plastica. Alla base della direttiva c’è la volontà di fronteggiare quel fenomeno planetario di inquinanti da sostanze e oggetti di plastica, milioni di tonnellate che si riversano nei mari, sulle spiagge, nei terreni.
La plastica per la sua praticità e i costi di produzione bassi è ovunque anche nella sua dispersione nell’ambiente.
L’Italia, tuttavia, ha un contenzioso con l’UE perché nella lista dei prodotti proibiti ci sono la plastica compostabile e la carta plastificata, due settori che vede il Paese tra i maggiori leader nella produzione.
Proprio i livelli di produzione uniti dal fatto che il Commissario europeo per il Green Deal Frans Timmermans,
vicepresidente della Commissione europea, ha accolto la richiesta italiana di rassicurazioni in merito ai due prodotti, che sono meno inquinanti della plastica, così per la plastica compostabile e la carta plastificata, ci sarà una moratoria. Dall’Unione non ci saranno solo divieti ma anche un obiettivo: la direttiva punta a recuperare il 90% delle bottiglie di plastica entro il 2029.