venerdì, 18 Luglio, 2025
Europa

Coldiretti: “L’Ue taglia i fondi, colpo mortale alla pesca italiana”

La proposta di bilancio della Commissione europea si abbatte come una scure sul settore della pesca. La riduzione del fondo comunitario da 6,1 a poco più di 2 miliardi di euro rappresenta un taglio del 67% delle risorse destinate al comparto ittico. A denunciarlo è Coldiretti Pesca, che parla senza mezzi termini di “un colpo mortale alla filiera italiana”, già fortemente indebolita da anni di sacrifici, misure restrittive e costi crescenti. “La proposta dell’esecutivo Von der Leyen tradisce gli sforzi compiuti dalle imprese per adattarsi alle regole sulla sostenibilità – spiega Coldiretti – e vanifica i risultati raggiunti, punendo proprio chi ha rispettato le norme europee”. Il taglio, secondo l’organizzazione, arriva in un momento di estrema fragilità per la flotta italiana, che negli ultimi anni ha perso circa un terzo delle imbarcazioni e 18.000 posti di lavoro, anche a causa di politiche comunitarie giudicate troppo rigide e lontane dalle esigenze reali del settore.
A farne le spese, avverte Coldiretti, sono soprattutto le piccole marinerie locali, presidio di lavoro e identità nei territori costieri. “È l’ennesimo attacco a un comparto che ha già pagato un prezzo altissimo per la transizione ecologica” – si legge nella nota – “spinto da un estremismo ambientalista che ignora i dati e la realtà del Mediterraneo”.

Conseguenze

Le conseguenze non sono solo occupazionali, ma anche strategiche. Secondo un’analisi di Coldiretti Pesca, la dipendenza dell’Italia dalle importazioni di pesce è passata dal 30% degli anni ’80 all’85% attuale. In pratica, il Paese importa oggi la stragrande maggioranza del pescato che consuma. Una situazione che compromette la sovranità alimentare e apre interrogativi sulla qualità e la tracciabilità dei prodotti esteri. “La riduzione delle risorse europee è uno schiaffo alla dignità del settore” – conclude Coldiretti – “che viene ora lasciato senza sostegno, proprio nel momento in cui avrebbe più bisogno di aiuto”. L’organizzazione chiede al governo italiano un intervento immediato in sede europea per modificare la proposta di bilancio, difendere la pesca nazionale e garantire risorse adeguate a un comparto strategico per l’economia e per l’alimentazione.

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