Il caldo torrido che sta avvolgendo l’Italia miete le sue prime vittime. Un uomo di 85 anni è deceduto all’Ospedale San Martino di Genova a seguito di uno scompenso cardiaco, concausato – secondo quanto riferito dal Policlinico – dalle temperature estreme di questi giorni. “In data odierna – si legge in una nota – si sono registrati nove accessi per disidratazione e problematiche correlate al caldo. Tutti riguardano pazienti anziani e fragili, con co-morbidità”. L’uomo, residente a Genova, era giunto al pronto soccorso in condizioni critiche. I sanitari hanno ricondotto il quadro clinico a un aggravamento legato allo stress termico: un decesso che si inserisce in una serie sempre più frequente di complicanze sanitarie provocate dalle alte temperature.
La situazione è ancora più drammatica in Sardegna, dove si registrano due decessi legati con ogni probabilità all’ondata di calore che sta investendo l’isola con valori superiori ai 40°C. A Budoni, un uomo di 75 anni si è accasciato improvvisamente mentre si trovava sulla spiaggia. Inutili i tentativi di rianimazione da parte del personale del 118 e dell’equipe dell’elicottero Areus. Pochi chilometri più a sud, a San Teodoro, altra tragedia: un sessantenne ha avuto un malore mentre era in acqua. Anche in questo caso, l’intervento dei sanitari non è riuscito a salvargli la vita.
Le due vittime, secondo i primi riscontri medici, sarebbero state colpite da un colpo di calore, patologia acuta che si manifesta con perdita di coscienza, tachicardia e ipertermia, e che può essere fatale soprattutto in soggetti con patologie pregresse.
Emergenza sanitaria
Al San Martino di Genova, come in molte altre strutture sanitarie del Paese, è già scattata la distribuzione straordinaria di bottigliette d’acqua nei pronto soccorso, per pazienti e accompagnatori. Un gesto semplice ma indispensabile per contenere i disagi causati dalle temperature elevate, che mettono a dura prova soprattutto le fasce più deboli: anziani, neonati, malati cronici e persone con disabilità cognitive. Di fronte a un’emergenza che è tanto sanitaria quanto sociale, la Regione Friuli Venezia Giulia ha anticipato i tempi e varato un’ordinanza urgente, in vigore da oggi fino al 15 settembre, per tutelare i lavoratori esposti al caldo. Il provvedimento – firmato dal Governatore Massimiliano Fedriga – prevede la sospensione delle attività tra le 12.30 e le 16 nei cantieri edili, stradali, cave, aziende agricole, florovivaismo e ambienti interni non climatizzati.
“È una misura necessaria – ha spiegato l’Assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi – perché le temperature eccessive possono rappresentare un rischio concreto per la salute dei lavoratori. L’ordinanza è frutto di un confronto con i sindacati e le categorie produttive”. All’incontro hanno preso parte anche gli assessori regionali Bini (Attività produttive) e Rosolen (Lavoro), che hanno sottolineato la necessità di affrontare il cambiamento climatico anche attraverso “nuove normative e contrattazioni collettive”.
Caldo record in tutta Europa
L’ondata di calore che sta colpendo l’Italia non è un fenomeno isolato. In tutta Europa si registrano temperature eccezionali: 47°C in Portogallo, 46°C in Andalusia, oltre 40°C in varie aree della Francia e della Germania. In Gran Bretagna il 1° luglio è stata la giornata più calda dell’anno, con +33,6°C a Frittenden. Anche le Alpi hanno registrato valori anomali: sul Monte Bianco la colonnina di mercurio è salita a +5,7°C a 4.750 metri, con zero termico che ha sfiorato i 5.400 metri. Un’anomalia che mette a rischio la stabilità dei ghiacciai e aumenta la possibilità di frane e smottamenti. Gli esperti parlano di un’estate 2025 “tra le più calde mai registrate”, con effetti devastanti su salute pubblica, ecosistemi e sicurezza territoriale.
Un barlume di sollievo potrebbe arrivare nel fine settimana, almeno per il Centro-Nord. Secondo il meteorologo Manuel Mazzoleni di 3bmeteo.com, l’anticiclone subtropicale che domina da settimane inizierà a cedere, lasciando spazio a una circolazione depressionaria proveniente dal Nord Europa. Da sabato sono attesi temporali diffusi al Nord, con un calo delle temperature: massime sotto i 35°C e, in alcune zone, anche sotto i 30°C. Più lenta la discesa termica al Sud, dove l’ondata calda persisterà fino a metà della prossima settimana, con punte localmente superiori ai 41°C. Solo da mercoledì 10 luglio è previsto un abbassamento dei valori termici anche nelle regioni meridionali.