mercoledì, 28 Maggio, 2025
Politica

Centrosinistra: vittorie nette a Genova e Ravenna, in vantaggio anche nei ballottaggi

Doppio successo al primo turno, segnali positivi da altri capoluoghi e affluenza stabile: la tornata amministrativa rilancia l’unità del campo progressista

Una doppia vittoria al primo turno, segnali positivi da altri capoluoghi e un clima che cambia. È un Centrosinistra in ripresa quello che è uscito dalla tornata amministrativa del weekend, con Genova e Ravenna conquistate già al primo turno, e Taranto e Matera pronte ad andare al ballottaggio con candidati progressisti comunque in vantaggio. Un voto che ha coinvolto 126 Comuni e circa due milioni di cittadini, e che offre diversi spunti di lettura per i partiti.

Nel capoluogo ligure il vento è cambiato. La candidata del campo largo (Centrosinistra + M5S) Silvia Salis ha conquistato la vittoria al primo turno con oltre il 52% dei voti, mettendo fine a un ciclo amministrativo di Centrodestra iniziato nel 2017. Il suo avversario Pietro Piciocchi si è congratulato pubblicamente, riconoscendo la sconfitta.

“La città voleva cambiare”

Commozione e determinazione nelle parole della neo-sindaca: “Mi sento felice e orgogliosa. Abbiamo condotto una campagna all’altezza, rispettosa, senza mai scendere a un livello che non ci appartiene. La politica deve essere un esempio”. Un successo che, secondo Salis, affonda le radici in una domanda di rinnovamento che attraversa tutta Genova: “La città voleva voltare pagina, liberarsi di anni e avvenimenti che l’avevano trascinata in una narrazione negativa. Abbiamo saputo dare un senso di unità e futuro”.

Poi la riflessione politica: “Quando il Centrosinistra si presenta unito, con proposte concrete e credibili, non c’è confronto con la destra. Il campo progressista ha competenze, sensibilità e capacità amministrative: Genova lo ha capito”.

Tra i primi a congratularsi con Salis anche Carlo Calenda, leader di Azione, che ha commentato: “Una bella vittoria, meritata. Ha condotto una campagna seria, tra la gente, con coraggio e determinazione. Questo fa bene a Genova e alla politica italiana”.

Ravenna conferma Barattoni

Spostandosi in Emilia-Romagna, l’altro grande sorriso del Centrosinistra arriva da Ravenna, dove Alessandro Barattoni si è fermato appena sotto il 60% dei voti (niente da fare per Nicola Grandi, FdI e FI). Una conferma della solidità del modello emiliano, che continua a tenere anche in un contesto di affluenza in calo. Barattoni ha parlato di “una città che ha premiato il lavoro di squadra e la continuità, con una visione chiara e condivisa. Un progetto di governo che parte dal basso e ascolta le persone”. A Taranto (Pietro Bitetti del Centrosinistra e Francesco Tacente della Lista civica i due contendenti) e Matera (Roberto Cifarelli della Lista civica e Antonio Nicoletti del Centrodestra), invece, sarà necessario tornare alle urne l’8 e 9 giugno. Ma le coalizioni progressiste sono in vantaggio in entrambi i casi, con margini giudicati solidi dagli analisti. A Taranto, in particolare, l’aumento dell’affluenza e il buon radicamento territoriale del candidato sostenuto dal Pd lasciano ben sperare.

Schlein esulta

Soddisfazione evidente nelle parole di Elly Schlein, Segretaria del Partito Democratico, che in una nota ha commentato così i risultati: “Mentre la Destra esulta per i sondaggi, noi vinciamo nelle urne. Due splendide vittorie a Genova e Ravenna, il Pdcresce di 8 punti ed è primo partito. Anche Assisi ci premia. Uniti si vince”. Un messaggio chiaro anche per gli alleati: “L’unità non è uno slogan, ma una necessità. Chi ha creduto nel campo largo, oggi raccoglie risultati. Serve continuità, coerenza e ascolto dei territori”.

Durissimi invece i toni di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli di Alleanza Verdi e Sinistra, che parlano apertamente di “avviso di sfratto a Giorgia Meloni”. In una nota congiunta, affermano: “Genova ha dato una risposta netta contro il malgoverno della destra. È la dimostrazione che un’alternativa esiste e può vincere, se costruita con le persone e sulle loro esigenze”. AVS, a Genova, ha raccolto circa il 7% dei voti, contribuendo in modo determinante alla vittoria di Salis. “È solo l’inizio. Da Genova può partire un percorso per liberare l’Italia dalla peggior destra della storia repubblicana”, concludono.

Dal fronte opposto, il Presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi, ha provato a contenere la portata della sconfitta: “Quattro capoluoghi su 126 comuni: un test limitato. A Genova perdiamo, ma a Taranto e Matera siamo al ballottaggio. E Noi Moderati cresce: a Genova superiamo Lega e Forza Italia, terza lista della coalizione con l’8%”.

L’affluenza resta stabile

Il dato nazionale si attesta al 56,29%, in linea con la precedente tornata (56,32%). Ma le differenze regionali sono marcate: in Umbria record positivo con il 64,3%, Emilia-Romagna in coda con il 50,2%, a Genova affluenza in crescita al 51,9% (era 44,2%), Ravenna in calo al 49,5% (era 54%), Taranto in aumento al 56,6%, Matera in calo al 65,2% (era oltre 70%).

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