La Commissione europea ha pubblicato oggi le Previsioni economiche di Primavera, tagliando le stime di crescita per l’Italia: il Pil aumenterà dello 0,7% nel 2025 e dello 0,9% nel 2026, percentuali inferiori rispetto alle Previsioni d’Autunno (1% e 1,2%). Una revisione al ribasso che coinvolge tutta l’Eurozona, dove ora si prevede una crescita dello 0,9% nel 2025 (invece dell’1,3%) e dell’1,4% nel 2026 (invece dell’1,6%).
Secondo Bruxelles, il rallentamento è legato a prospettive commerciali più deboli e a una crescente frammentazione degli scambi globali, aggravata dall’ipotesi – presa in esame per le simulazioni – di nuovi dazi statunitensi su merci europee (10% generali, 25% su acciaio, alluminio e auto).
Sul fronte dei conti pubblici, per l’Italia si prevede un calo del disavanzo dal 3,4% del Pil nel 2024 al 2,9% nel 2026. In controtendenza invece il debito pubblico, che salirà fino al 138,2% nel 2026.
