martedì, 13 Maggio, 2025
Ambiente

Il nuovo allarme del Wwf: “Foresta amazzonica a rischio”

La foresta amazzonica, cuore verde del nostro pianeta e scrigno di biodiversità, è oggi sull’orlo del collasso. Lo rivela il nuovo report Wwf ‘Sos Amazzonia’, che lancia un grido d’allarme senza precedenti: dal 1970 a oggi è andato perso il 17% della superficie forestale amazzonica e, se le attuali tendenze non verranno invertite, entro 15 anni si potrebbe raggiungere un ‘tipping point’ irreversibile. Questo significherebbe la perdita definitiva della sua capacità di rigenerarsi, con effetti devastanti su clima, biodiversità e vita umana. La foresta amazzonica non è solo un patrimonio naturale: ospita il 10% della biodiversità terrestre, regola il regime delle piogge in Sudamerica e contribuisce a mitigare il cambiamento climatico globale assorbendo grandi quantità di CO₂. È un sistema vivo e interconnesso, e il suo equilibrio è essenziale per il benessere del pianeta intero.
Ma gli effetti delle pressioni antropiche – in primis deforestazione, incendi e sfruttamento delle risorse – stanno mettendo a dura prova la sua resilienza ecologica. Se un ulteriore 5% di superficie dovesse scomparire, l’Amazzonia potrebbe trasformarsi in una savana arida, con effetti a catena su clima, agricoltura, approvvigionamento idrico, salute e stabilità economica in tutto il continente e oltre.

Bolivia: l’epicentro della crisi

Il report individua la Bolivia come il Paese con la situazione più allarmante. Lì, la deforestazione è raddoppiata rispetto all’inizio del XXI secolo. La porzione boliviana della foresta copre 55 milioni di ettari, ed è tra le più ricche a livello ecologico e culturale. Ma dal 1990 il 34,7% è già andato perso: 8 milioni di ettari, due volte la superficie della Svizzera. La principale minaccia? Gli incendi boschivi, alimentati da siccità estrema e venti forti. Solo nel 2024, oltre 6 milioni di ettari sono stati percorsi dal fuoco, con circa 250.000 roghi registrati. Le fiamme non risparmiano nemmeno aree protette e territori indigeni. Le conseguenze si misurano in perdita di biodiversità, danni economici e pesanti impatti sanitari: in alcune città boliviane, il livello di particolato fine (PM10) ha superato gli standard di sicurezza dell’815%.
Per fronteggiare questa emergenza, il Wwf Bolivia ha lanciato il “Fondo emergenza incendi Amazzonia Bolivia”. L’iniziativa punta a rafforzare la capacità di prevenzione e risposta delle comunità locali, oltre che a ripristinare le aree devastate. Collaborare con le popolazioni indigene, custodi storici di questo fragile ecosistema, sarà fondamentale per sviluppare politiche efficaci e durature.

Come contribuire

Tutti possono fare la propria parte. Fino al 25 maggio è possibile donare al Progetto Sos Amazzonia inviando un Sms solidale al numero 45584

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Tg Ambiente – 11/5/2025

Redazione

La natura come soggetto di diritti: la rivoluzione della personalità giuridica degli elementi naturali

Matilde Marvasi

Premio “Ecologia e Salute” e il caleidoscopio di Casignana

Tommaso Marvasi

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.