Una svolta significativa nelle relazioni economiche tra Stati Uniti e Cina. I due giganti mondiali hanno annunciato ieri l’intenzione congiunta di adottare, entro il prossimo 14 maggio, una serie di misure mirate a ridurre la tensione commerciale che, negli ultimi anni, ha segnato profondamente i rapporti bilaterali. Al centro dell’intesa, la sospensione parziale delle aliquote aggiuntive ad valorem sui dazi doganali imposte reciprocamente su numerosi articoli di importazione. Gli Stati Uniti si impegnano a sospendere, per un periodo iniziale di 90 giorni, 24 punti percentuali dell’aliquota aggiuntiva introdotta il 2 aprile sugli articoli provenienti dalla Cina. Resterà in vigore, durante questo periodo, una quota residua del 10%. Inoltre, Washington rimuoverà le ulteriori aliquote ad valorem stabilite tramite gli ordini esecutivi dell’8 e del 9 aprile. Si tratta di un gesto distensivo rilevante che mira ad allentare le tensioni e facilitare il dialogo.
Speculare la risposta della Repubblica Popolare Cinese: Pechino adotterà misure simili sulle importazioni dagli Stati Uniti, sospendendo anch’essa 24 punti percentuali dell’aliquota aggiuntiva per 90 giorni, mantenendo al contempo un’aliquota residua del 10%. La Cina eliminerà, inoltre, le modifiche introdotte in precedenza dalla Commissione per le tariffe doganali del Consiglio di Stato e si impegnerà a rimuovere tutte le contromisure non tariffarie adottate a partire dal 2 aprile.
Meccanismo di confronto permanente
A margine dell’accordo, le due nazioni istituiranno un meccanismo di confronto permanente, volto a proseguire le discussioni sulle future relazioni economiche e commerciali. Una piattaforma che potrebbe gettare le basi per una revisione più ampia e duratura degli equilibri tra le due superpotenze. Il Segretario del Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, ha dichiarato che “sono stati compiuti progressi sostanziali”, evidenziando il clima positivo che ha caratterizzato gli ultimi colloqui. Anche il rappresentante commerciale statunitense, Jamieson Greer, ha espresso ottimismo, sottolineando “l’incredibile rapidità con cui si è giunti a un’intesa”, elemento che – secondo lui – dimostra come “le divergenze fossero forse meno profonde di quanto si credesse”.
Resta alta, oerò, l’attenzione sull’obiettivo dichiarato dall’amministrazione Trump: ridurre lo squilibrio commerciale con la Cina, che nel 2024 ha raggiunto il record storico di 263 miliardi di dollari a sfavore degli Stati Uniti.