Più si avvicina la data di “Polsi Ambiente” (27-30 giugno) più l’attività degli amici con i quali organizziamo l’importante manifestazione diventa frenetica.
Posso testimoniare che nei giorni del Conclave la redazione de La Discussione si è fatta distrarre solamente dal problema di dove tenere la seconda giornata del convegno. Quella tradizionalmente trascorsa nel Santuario di Polsi, che quest’anno non potrà ospitarci perché chiuso per opere di restauro che dovrebbero terminare ad agosto in tempo per i festeggiamenti della Madonna della Montagna.
Così, direttore e redattori, oltre che con le biografie dei “papabili”, si sono dovuti anche cimentare con la descrizione di luoghi magici, candidati ad ospitare la seconda giornata del convegno.
Siti di bellezze straordinarie
Una scelta veramente difficile, perché la Locride è ricca di siti incredibili. Cito solo i “finalisti”: la medievale Gerace, con la sua imponente cattedrale e con decine di monumenti di rilevanza nazionale; Stilo, con la doppia unicità della Cattolica e – nel confinante comune di Pazzano – l’Eremo di Santa Maria della Stella; Bivongi col monastero ortodosso di San Giovanni Therestise le imponenti cascate del Marmarico. Ma anche Roccella, la più antica Bandiera Blu della Costa dei Gelsomini; o il Naniglio di Gioiosa Jonica e poco più su, a Mammola, capitale mondiale dello stoccafisso, con l’incredibile “Musaba”, il Parco-museo di NikSpatari.
La scelta finale, però, superato a malincuore il Parco archeologico di Locri Epizephiri; i castelli e i borghi interni di Siderno, Ardore e Bovalino, è caduta su Palazzi di Casignana. Occorre risolvere qualche problema tecnico, ma non ho dubbi che ce la faremo.
Luoghi incantati e millenari
Non anticipo nulla sul sito, se non che ci troveremo immersi in luogo incantato e millenario, di cui nessuno sapeva l’esistenza fino a quasi la fine degli anni Sessanta. Anche se c’era un indizio nella toponomastica: perfino nel cinquecentesco “Codice Romano Carratelli”, quella campagna – stretta tra la foce del Buonamico, la spiaggia bianchissima ed i primi vigneti del “greco” di Bianco – veniva chiamata “Palazzi”. Ma di palazzi nessuna traccia: erano rimasti sepolti per più di un millennio sotto la sabbia. Ma una volta rimossa questa, ecco concretizzarsi, anche per il riflesso del mare – vicino, vicinissimo – un caleidoscopio incredibile di colori: mosaici perfetti e perfettamente conservati, valorizzati dalla luce del 38º parallelo, filtrata dall’azzurro vivo e trasparente dello Jonio.
Le sorprese storiche e architettoniche
Una magnificenza a testimonianza perenne della nobiltà del proprietario di quella Villa Romana di età imperiale (I secolo d.C.) lungo la via tra Rhegion e Locri Epizephiri: quasi un ettaro di costruzione, con una ventina di ambienti attorno ad un cortile centrale; e poi le terme, la monumentale fontana; dappertutto mosaici, gli ultimi dei quali scoperti nel 2022.
Così all’avventura ed al fascino dell’impervia ascesa al Santuario di Polsi sostituiremo l’emozione di vivere una giornata da antico patrizio romano che villeggiava nel paradiso.
E “Polsi Ambiente”?
Ah, già! Mi sono perso nell’amore per la mia bella terra.
In questo articolo, però, Matilde Marvasi vi spiega cosa significa il tema di questa quinta edizione: il riconoscimento della personalità giuridica all’Aspromonte, l’Alpe emigrata in Calabria.
Da parte mia anticipo la partecipazione di un parterre importante, con relatori anche internazionali e l’istituzione del premio “Ecologia e salute”, che è uno dei temi più cari e delicati trattati in queste cinque edizioni.