“Aggiungi un posto a tavola che c’è un bambino in più” è il nome del progetto su cui il ministero dello Sviluppo economico e del Made in Italy sta lavorando da oltre un mese con le associazioni di categoria per favorire quanti hanno dovuto rinunciare al ristorante a causa dell’inflazione e del caro-vita. L’idea è di definire prezzi calmierati, valorizzando i piatti del territorio e offrendo menu per bambini entro i 10 euro. “Vogliamo proporre un incentivo per portare più famiglie possibili al ristorante, sia nel periodo natalizio che in quello successivo alle feste”, ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico, Adolfo Urso, già artefice del “trimestre anti-inflazione” in corso dal primo ottobre per alleggerire i prezzi della spesa alimentare, e destinato forse a protrarsi oltre dicembre.
Scontistica e fasce d’età
L’annuncio della nuova iniziativa dovrebbe arrivare nei prossimi giorni per partire formalmente dall’inizio di gennaio ed estendersi per almeno quattro mesi. Molto dipende dai termini dell’accordo che si sta realizzando con le associazioni coinvolte (imprese della ristorazione e famiglie) e la collaborazione di Mr. Prezzi, per mettere a punto un protocollo condiviso. “Le pressioni inflazionistiche hanno spinto i cittadini a rivedere le proprie abitudini”, spiegava agli interlocutori la lettera d’invito del ministero, mettendo in primo piano l’esigenza di “rendere possibile la fruizione dei ristoranti, luoghi emblema del buon vivere all’italiana”. L’iniziativa è di tipo economico, quindi, ma nelle intenzioni ha anche un valore culturale. Tra i dettagli da chiarire c’è la scontistica da praticare sui vari piatti, la fascia di età dei bambini cui riservare i menu entro i 10 euro, e l’effettiva adesione di un numero congruo di ristoranti (alcune sigle fanno resistenza ed è improbabile che possano aderire i locali stellati). Ma nel complesso l’intesa sarebbe ormai in dirittura d’arrivo.
Mangiare fuori è un lusso
Con l’auspicio di invertire una tendenza che già nei mesi scorsi era stata segnalata dalle associazioni dei consumatori. “Per gli Italiani mangiare fuori è diventato un lusso”, ha denunciato il Codacons, pur rilevando il maggiore incremento dei prezzi nel “food delivery”, cioè la consegna di cibo a domicilio: “+13% rispetto al 2022”. Proprio per affrontare la complessiva condizione delle famiglie e dei consumatori, tra il 12 e il 14 dicembre si terrà a Portici, in provincia di Napoli, una manifestazione con rappresentanti del governo, della politica, delle grandi aziende e dei consumatori. Un confronto dal quale potrebbero scaturire nuove idee da tradurre in iniziative concrete il prossimo anno per venire incontro alle difficoltà economiche delle famiglie, specie quelle numerose.