Secondo quanto emerge dai dati aggiornati al 2023 della rilevazione annuale dell’Osservatorio Turismo di Federconsumatori che fotografano i prezzi dei lidi e dei servizi in spiaggia in tutta Italia, Per la maggior parte dei servizi la Sicilia è in media più economica del 30-60% rispetto alla media nazionale. Numeri ancor più favorevoli se confrontati con quelli di una Regione turisticamente “concorrente”, cioè la Puglia. L’affitto di un pedalò, in Sicilia costa la metà rispetto alla Puglia e un abbonamento stagionale costa un terzo. “Rispetto ad altre Regioni costiere italiane la Sicilia resta ancora accessibile ad un pubblico abbastanza vasto. Certamente, però, sono finiti i tempi in cui con 20 euro una famiglia andava in spiaggia attrezzata per un giorno intero”, commenta il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa. Federconsumatori, oltre a monitorare i prezzi delle spiagge, tiene d’occhio anche l’azione del Governo regionale, impegnato nella mappatura delle coste siciliane al fine di stabilire il numero e l’estensione delle concessioni da mettere a gara l’anno prossimo, così come previsto dalla direttiva europea 2006/123/CE (la cosiddetta direttiva Bolkestein). “Questo è un tema delicatissimo e che va affrontato in modo serissimo perché in ballo non c’è solo lo sviluppo del turismo, ma anche la tutela dell’ambiente e dei fragili ecosistemi costieri. Chiediamo ufficialmente che la Regione affronti questa fase così importante senza chiudersi nelle stanze del palazzo: i contributi delle associazioni dei balneari, di quelle ambientaliste e di quelle di tutela dei consumatori, come Federconsumatori Sicilia, sarebbero utilissimi per raggiungere velocemente la quadra evitando tanto le speculazioni, quanto le sterili polemiche. Il turismo ci vuole ma non può essere selvaggio”, afferma Alfio La Rosa .