lunedì, 16 Dicembre, 2024
Agroalimentare

Cereali, la Russia taglia l’export. Giansanti (Confagricoltura): l’Italia riesce a sopperire grazie all’impegno degli agricoltori

La Federazione Russa taglia l’esportazione di grano ma per l’Italia non ci sarà un impatto grazie all’agricoltura nazione in grado di provvedere. Lo sottolinea il presidente di Confagricoltura, Massimiliano
Giansanti.
“A differenza del gas, l’Unione europea non dipende dalle importazioni di cereali dalla Federazione Russa per soddisfare il fabbisogno interno”, spiega ilpresidente di Confagricoltura, “le limitazioni dell’export decise a Mosca non avranno un impatto diretto sugli Stati membri. Anzi, aumenterà la competitività della produzione europea sui mercati internazionali”.

I tagli di Mosca

La Federazione Russa, primo esportatore di grano a livello mondiale, ha infatti deciso di limitare nel corso di quest’anno le vendite all’estero di cereali per frenare l’aumento dell’inflazione interna. Secondo quanto
comunicato a Mosca dal ministero dell’Economia, dal 15 febbraio al 30 giugno prossimo le esportazioni di grano russo saranno limitate a 8 milioni di tonnellate, una in meno rispetto alle previsioni. Nello stesso periodo del 2021, le esportazioni complessive di cereali si attestarono a 17,5 milioni di tonnellate. Per il 2022 è prevista una riduzione di 3,5 milioni di tonnellate.
Le vendite all’estero, inoltre, sono sottoposte a una tassa calcolata in funzione dell’andamento delle quotazioni internazionali dei cereali. Attualmente, la tassa ammonta a circa 98 euro a tonnellata.

Indipendenza alimentare

“Di fronte alle notizie che arrivano dalla Federazione Russa”, ricorda Giansanti, “l’indipendenza alimentare si conferma come un asset strategico per la UE e per l’Italia. Il sistema agroalimentare europeo
garantisce il rifornimento del mercato interno con prodotti sicuri e di qualità. I dati della Commissione Europea indicano, inoltre, che nei primi otto mesi dello scorso anno l’interscambio con l’estero ha un
saldo attivo di circa 44 miliardi di euro”.

La situazione in Italia

Il Paese grazie all’impegno degli agricoltori è leader nell’export.“Per quanto riguarda in particolare la situazione italiana, stando alle ultime stime, il 2021 si è chiuso con un ammontare di esportazioni
agroalimentari superiore ai 50 miliardi, record storico”, sottolinea il presidente di Confagricoltura.
“Per i cereali”, conclude Giansanti, “l’obiettivo è ora quello di aumentare la produzione italiana e di rafforzare il comparto, grazie ai contratti di filiera finanziati in primo luogo con le risorse del Piano
nazionale di ripresa e resilienza”.

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