“Questo è il mio ultimo discorso da Presidente della Cna. Inutile nascondere la mia emozione”. Inizia così il saluto del presidente uscente Daniele Vaccarino dal palco dell’Auditorium della Conciliazione.
Una relazione che ha suscitato una emozione profonda nel popolo degli artigiani. Relazione, ha scandito Vaccarino, “che porta con sé desideri di bilancio e tante memorie che riaffiorano libere e confuse ma poi
formano un’unica trama, fatta di storia personale, di storia della nostra Associazione, di storia del Paese”, ha sottolineato il presidente.
Il saluto di Vaccarino
Sono stati anni “vissuti accanto alle imprese nei luoghi in cui le imprese vivono e operano. Accanto agli artigiani e agli imprenditori per esaltarne l’operosità, il sapere, la capacità imprenditoriale, l’impegno
tenace e passionale”, ha ricordato il Presidente, “Naturalmente tutto quello che ho fatto è stato possibile perché ho avuto a fianco le donne e gli uomini della Cna, la loro professionalità, la loro dedizione, il loro impegno mi ha portato sin qui. Li ringrazio tutti. Sono grato al Segretario generale. Ringrazio i colleghi della Presidenza, i colleghi impegnati nelle Unioni e nelle Cna regionali e territoriali. Ringrazio
Cna Impresa Donna e a Cna Giovani Imprenditori, fonte continua di stimolo e innovazione, la Cna Pensionati che è modello di esperienza e vitalità”.
Costruire il futuro
Nella relazione il Presidente Vaccarino ha toccato tutti i principali temi indicando alcune scelte e condizioni essenziali per consentire al Paese di uscire dal letargo della crescita economica. Vaccarino ha messo in evidenza il ruolo fondamentale di artigiani e piccole imprese nella fase di ripresa che sta conoscendo l’Italia e che va consolidata con riforme e investimenti. Il Presidente Cna ha poi affrontato le sfide che attendono l’Italia a partire da un radicale cambiamento della Pubblica amministrazione, “condizione essenziale per realizzare gli ingenti investimenti previsti nel Pnrr”.
Fisco e riforme giuste
Giudizi positivi sulla riforma del mercato del lavoro e l’auspicio che la riforma fiscale risponda agli obiettivi di semplicità ed equità. Tuttavia “riteniamo promettente l’avvio della riforma con la scelta di distribuire gli 8 miliardi per la riduzione della pressione fiscale tra la revisione delle aliquote Irpef e il taglio dell’Irap a partire da autonomi e società individuali”.
I traguardi raggiunti
Vaccarino ha ricordato i prestigiosi traguardi raggiunti dall’Italia negli ultimi mesi in molti campi. “I successi non sono mai dati una volta e per sempre. Bisogna “riconquistarli” giorno per giorno,
mantenerli e consolidarli”, ha evidenziato il presidente uscente, “Abbiamo leve importanti: l’elevatissima vitalità che è indiscussa caratteristica del nostro temperamento nazionale e la capacità di
ritrovare, quando ce la mettiamo tutta, la miscela giusta di ingredienti che sempre hanno fatto la nostra storia migliore: innovazione, chiarezza e condivisione degli obiettivi, fatica e impegno, resistenza. Non
perdiamoli di vista”, ha concluso Vaccarino, “Usiamoli al meglio. Il tempo della responsabilità non è finito”.