venerdì, 26 Aprile, 2024
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I-Week, Comunità resilienti e sostenibilità nella giornata conclusiva

MILANO (ITALPRESS) – Il binomio tra intelligence e sostenibilità è stato al centro del talk conclusivo dell'Intelligence week, la sei giorni di incontri e dibattiti sul mondo tecnologico e dell'innovazione digitale nell'ottica di rilancio del nostro paese, con il patrocinio di Regione Lombardia, dedicata a pubblica amministrazione, imprese e società di settore. "La crisi climatica non è più percepita come un tema di negoziato internazionale, solo cioè una minaccia alla sicurezza" ha osservato Marco Alberti, Senior International Institutional Affairs Officer Enel: "La crisi climatica, non a caso chiamata crisi climatica e non più cambiamento climatico, è un elemento collegato a un rischio. Lo dicono i dati della Banca Mondiale – ha spiegato Alberti – stiamo parlando di 140 milioni di migranti climatici interni al 2050 e quindi la transizione ecologica è sospinta da forze diverse, non soltanto dalla tensione ambientalista, peraltro fondamentale, ma anche da forze politiche interessate ad una maggiore stabilità e sicurezza, da forze economiche perché un pianeta malato è anche un pianeta più incerto e insicuro, e ovviamente da forze sociali. La transizione energetica dentro quella ecologica rappresenta un elemento essenziale e richiede un ripensamento del modello energetico se vogliamo arrivare veramente una decarbonizzazione dell'intera catena del valore". Alessandro Cattaneo, Deputato di Forza Italia ha ribadito che queste tematiche non siano più "ideologiche ma diventano tematiche industriali, che toccano con mano il valore delle azioni di borsa, il valore industriale e degli assets strategici di un intero paese". E ha aggiunto: "Oggi parlare di tematiche ambientali non è parlare di tematiche afferenti a un'ideologia ma parliamo di vere e proprie sfide di carattere industriale ed è questa l'impostazione che l'Europa ha dato. La sfida della buona politica e delle istituzioni deve essere quella di cercare di coinvolgere anche le comunità locali, il cittadino, dare gli strumenti per far sì che colga come la sfida del cambiamento digitale green è una sfida che che conosce al suo interno più opportunità che pericoli, non diamolo per scontato". Necessario, secondo Elena Lucchini, Deputata Lega in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, "accompagnare il cambiamento climatico in maniera graduale, stabilendo un cronoprogramma che deve essere chiaramente rispettato verso una transizione ecologica che sia sostenibile che permetta di convertire le nostre attività economiche rendendole compatibili con lo sviluppo e con la salvaguardia dell'ambiente e allo stesso tempo attraverso tecnologie avanzate che abbiamo sviluppato negli ultimi anni: le due cose possono e devono coesistere senza dover rinunciare necessariamente a una delle due. Le istituzioni – ha continuato – hanno un ruolo centrale, devono accompagnare questo cambiamento con le riforme strutturali che prevedano tempi realistici, con programmi che siano il più possibile elastici, con obiettivi stabili a lungo termine per ammortizzare i costi e anche garantire i fondi necessari a chi vuole convertire la propria azienda rendendola ecosostenibile". Giacomo Ortolano, Amministratore delegato di Widech, ha osservato che "se parliamo di transizione energetica in questo nuovo paradigma di diffusione è logico che oltre al digitale ci deve essere la necessità di un forte 'storage' e, se il dato è così centrale, apriamo l'ambito di tutela in termini di cyber security". Ortolano ha aggiunto che "nel momento in cui traduciamo così forti cambiamenti distintivi in così poco tempo avremo anche un problema di sicurezza nazionale in termini sia di materie prime e sia di filiere. La digitalizzazione, la cura del dato e della transizione energetica sarà demandata a una forte componente di 'storage' di autoproduzione e autoconsumo, determinando anche un fattore critico in termini di intelligence di sicurezza". Investire in innovazione e in ricerca è, per Salvatore Pinto, Presidente Axpo Italia, "fondamentale per l'Italia e per l'Europa: se non lo facciamo saremo destinati ad essere periferici nei cambiamenti che avverranno l'energia è una componente fondamentale dell'economia. Questo grande problema della crisi climatica – ha osservato – è anche una grande opportunità ma bisogna farlo cum grano salis, con molta attenzione. Investire sui giovani e investire sulla ricerca per fare in modo di avere un ruolo". L'approccio alla crisi climatica come tema di sicurezza anche a medio termine oltre che strategica, ha detto Edo Ronchi, Presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile, "è ormai un tema centrale ed è noto come siamo in ritardo nell'analisi degli impatti della crisi climatica sul sistema Italia. Avremo bisogno di analisi di rischio per predisporre misure di adattamento per le comunità resilienti che vengano da studi, analisi puntuali. Abbiamo avuto – ha continuato – una serie di misure nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, si può sempre fare di più, ma le misure ci sono: manca ora il quadro di riferimento, non abbiamo un quadro di come l'Italia raggiungerà i nuovi e più sfidanti target al 2030 e ormai non basta più il 2030, dobbiamo dire come raggiungeremo la neutralità carbonica entro 30 anni entro il 2050. Questo quadro è assolutamente sfidante e richiede un quadro strategico integrato e aggiornato senza il quale è difficile muoversi". Italo Soncini, Chairman of the BoD Aura, ha ricordato che nel Pnrr "circa 68 miliardi degli oltre 200 sono destinati alla transizione ecologica, lo stanziamento più rilevante che viene fatto, e di questi un miliardo è destinato al trattamento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche con l'obiettivo di incentivare il riuso dei beni e recupero del materiale. Può sembrare una cifra non così rilevante ma il settore è estremamente obsoleto involuto e quindi un miliardo rappresenta una pioggia di fondi che se male utilizzata rischia di creare danni invece che effetti positivi". Occorre dunque, per Soncini, far sì che "l'Italia diventi un player d'eccellenza nel settore e possa diventare tanto importatore di rifiuti elettronici che esportatore di materie prime". La transizione tecnologica e quella digitale "sono fortemente interconnesse", ha chiosato Maria Virginia Tiraboschi, Senatrice di Forza Italia: "Credo che un punto di partenza possa essere la connessione tra dati e infrastrutture. Gli investimenti da sostenere sono molto alti perché l'Europa con la transizione ecologica e quella digitale potrebbe disegnare un modello di crescita e sviluppo del continente completamente diverso rispetto a quello di America e Cina. Bisogna cercare – ha concluso – di raggiungere gli obiettivi, accedere ai dati attraverso un' infrastruttura federata e distribuita per assicurare innovazione costante e quindi investimenti molto molto sostenuti; assicurare poi delle interfaccia per degli standard per permettere standard condivisi chiaramente per permettere l'aggregazione dei dati; guidare l'innovazione e l'efficienza in un ambiente che deve essere condiviso e trasparente". L'evento, ha notato nei saluti conclusivi Gianmarco Senna, Presidente della Commissione Attività Produttive di Regione Lombardia, "è stato un grande successo. La formazione è qualcosa di determinante nei prossimi anni perché la trasformazione in atto nel mondo delle imprese necessita di figure che siano all'altezza. Non è sufficiente in Pnrr se non ci sarà un cambio deciso di mentalità. Tutto ciò che avete ricordato in questa settimana – ha concluso – adesso va portato a terra e la politica deve aiutare a far sì che questo possa accadere". (ITALPRESS). bla/vbo/r 22-Mag-21 15:01

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