venerdì, 19 Aprile, 2024
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Ancona: hotel rischia il fallimento, lo Sportello Sociale Anticrisi lo salva. Scongiurato il licenziamento di 25 dipendenti

Un’importante struttura alberghiera salvata dal fallimento ormai imminente. Accade ad Ancona, dove con il futuro dell’hotel era a rischio anche quello delle famiglie dei 25 lavoratori. Ma grazie alla difesa presentata dall’avvocato Monica Mandico (nella foto), presidente dello Sportello Sociale Anticrisi, il tribunale fallimentare ha bloccato la procedura e salvato i posti di lavoro. 

Le chiusure e le restrizioni imposte dalla pandemia da Covid-19 hanno visto il settore turistico-alberghiero tra quelli in maggiore sofferenza dal punto di vista economico. E anche le strutture ricettive più solide si sono trovate di fronte a problematiche di questo genere. Ma è successo anche che imprenditori coraggiosi abbiano continuato a pagare l’erario e i propri dipendenti, rischiando ugualmente di incappare in rischiose procedure. 

È accaduto ad un albergo di Ancona che, nonostante tutte le carte in regola con le banche e il pagamento degli stipendi per 17 dei suoi 25 dipendenti anche in piena pandemia, si sia trovato a dover difendere la propria attività per un solo credito con una banca, tra l’altro contestato in giudizio. 

“Non è possibile – afferma Monica Mandico, titolare dello studio Mandico&Partners – che in un periodo così delicato per tutti, c’è qualcuno che per un solo debito tenti di estorcere una transazione avviando una procedura fallimentare contro un’azienda solida che dà lavoro a 25 famiglie. A questo punto, se si ragiona così, l’80 per cento delle strutture alberghiere italiane è a rischio fallimento per la contrazione o l’azzeramento del volume d’affari”.

Secondo lo studio Mandico, in questo scenario “ogni azione, e in particolare quelle volte al recupero di crediti presunti come vantati, dovrebbe essere condotta secondo criteri di rigorosa prudenza e nel rispetto dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale previsti dall’art. 2 della Costituzione”. 

Nel caso in questione, invece, la struttura alberghiera ha rischiato il fallimento a causa in un contenzioso giudiziale che va avanti da anni con una società di cartolarizzazione per un presunto debito eccedente gli 8 milioni di euro, contestato sia nella legittimità che nell’ammontare. Nonostante siano tuttora pendenti ancora i giudizi definitori delle questioni avanzate, l’imprenditore si è visto notificare il ricorso di fallimento da parte della stessa azienda, suo unico creditore.

Lo studio Mandico&Partnes ha dimostrato ai giudici come “la struttura abbia la capacità di stare produttivamente sul mercato, riuscendo a sostenere, anche in periodo pandemico, i costi di gestione e la continuità lavorativa delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti”. Così, il Tribunale ha riscontrato la legittimità del mancato pagamento volontario del debito ritenuto ingiusto statuendo che “il solo mancato pagamento delle somme azionate, proprio per la loro natura, non giustifica la dichiarazione di fallimento e ciò in quanto l’inadempimento ad una obbligazione contrattuale non può essere confusa con la crisi di impresa, così come dal mancato pagamento di un credito non può automaticamente dedursi l’impossibilità di far fronte al complesso dei propri rapporti negoziali e, quindi, di proseguire l’attività societaria”.

“Finalmente, sia l’impresa alberghiera, sia le 25 famiglie dei lavoratori, potranno tornare a lavorare con serenità”, conclude l’avvocato Mandico.

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