venerdì, 26 Aprile, 2024
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Incidenti sul lavoro, anno nuovo si apre con una forte riduzione

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro lo scorso mese di febbraio sono state 82.634, in diminuzione di circa 14mila casi (-14,4%) rispetto alle 96.549 del primo bimestre del 2020. I dati rilevati al 28 febbraio di ciascun anno evidenziano a livello nazionale un decremento sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 83.831 a 74.688 (-10,9%), sia di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, che hanno fatto registrare un calo pari al 37,5%, da 12.718 a 7.946. Il numero degli infortuni sul lavoro denunciati è diminuito dell’1,8% nella gestione Industria e servizi (dai 71.890 casi del 2020 ai 70.565 del 2021), del 27,0% in Agricoltura (da 4.590 a 3.351) e del 56,6% nel Conto Stato (da 20.069 a 8.718). Nella gestione Industria e servizi, tuttavia, si rileva un incremento del 4,4% delle denunce di infortunio in occasione di lavoro e tra i settori economici si distingue ancora il settore Ateco “Sanità e assistenza sociale”, che nel primo bimestre 2021 presenta un aumento del 169% rispetto allo stesso periodo del 2020.

L’analisi territoriale evidenzia un calo delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: -15,9% nel Nord-Ovest, -11,6% nel Nord-Est, -14,4% nel Centro, -16,9% nel Sud e -16,2% nelle Isole. Tra le regioni con i maggiori decrementi percentuali (superiori al -20%) si segnalano la Valle d’Aosta, la Calabria, la Puglia e la Sardegna, mentre gli incrementi sono circoscritti solo al Molise (+14,4%). Il calo che emerge dal confronto dei primi bimestri del 2020 e del 2021 è legato soprattutto alla componente maschile, che registra un -21,9% (da 61.008 a 47.644 denunce), mentre quella femminile presenta un decremento dell’1,6% (da 35.541 a 34.990). La diminuzione ha interessato sia i lavoratori italiani (-15,4%), che quelli extracomunitari (-11,5%) e comunitari (-1,4%). Dall’analisi per classi di età emergono decrementi generalizzati in quasi tutte le fasce, a eccezione di quella 30-34 anni (+1,7%) e 50-59 anni (+1,2%).

Le denunce di infortunio mortale sul lavoro presentate all’Istituto entro il mese di febbraio sono state 104, quattro in meno rispetto alle 108 registrate nel primo bimestre del 2020 (-3,7%). A livello nazionale i dati rilevati al 28 febbraio di ciascun anno evidenziano per il primo bimestre di quest’anno un decremento solo dei casi in itinere, passati da 32 a 19, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro sono aumentati di nove casi (da 76 a 85). Il calo ha riguardato solo la gestione Industria e servizi (da 95 a 84 denunce), al contrario dell’Agricoltura (da 9 a 15) e del Conto Stato (da 4 a 5).

Dall’analisi territoriale emerge un decremento di cinque casi mortali nel Nord-Ovest (da 28 a 23) e di 11 nelle Isole (da 13 a 2). Al Sud si registra l’incremento più elevato (da 20 a 31), complice soprattutto l’aumento di otto casi della Campania, seguito dal Nord-Est (da 28 a 29), mentre al Centro le denunce mortali in entrambi i periodi sono 19.

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