giovedì, 28 Marzo, 2024
Società

Lettera aperta a un condannato a morte, palesemente innocente

Ti osservo morire quando i tuoi due amici, se ancora tali sono, ti hanno rinnegato e tradito chi con pochi denari chi solo per tutelare la sa reptazione e non infangarsi con al tua, innocente e perseguitato da chi è privo di dignità e totalmente schiavo del suo guinzaglio di appartenenza. Muori e vedi la folla di ieri gridare oggi “Crocifiggilo”. certo, ovvio, on servi più, il tuo potere è stato barattato con il mafioso/killer di nome Barabba. La folla degli anonimi non si smentisce mai: tappagli la bocca con un pezzo di pane non sudato ma trovato per caso e si vende pure i dati anagrafici.

Solo, con il peso di una croce che fa più male nel cuore che sulla spalla, Tu innocente e privo di forze barcolli mentre senti il concerto degli ingrati scandire la tua condanna “crocifiggilo” e ancora più forte “crocifiggilo”. Ecco come muoiono gli innocenti, i senza “amici”, coloro che fino alla fine sono stati coerenti tra ciò che pensavano, dicevano e facevano. Forza, non mollare, alza lo sguardo verso quel Padre che non lascia soli i suoi figli nell’ora della prova, barcolla ma non mollare.

Fallo per i tanti che sono emarginati, soli, derisi, venduti e innocenti e non sanno attirare le luci delle telecamere e non faranno mai parte della cronaca del successo. Tu, Dio del silenzio, sai solo essere protagonista dove la forza dell’amore non conosce ribalta e notorietà. Stai andando a morire si, ma sai bene che l’ultima parola non spetta ai carnefici, ai venduti e corrotti, a chi è pusillanime e pensa di gestire un potere che non gli appartiene. L’hai detto tu: ” Il mio regno non è di questo mondo “.

Ebbene si, ricordalo ai tuoi, a quelli che anche oggi dicono di essere dalla  tua parte e poi fanno l’occhiolino ai potenti temporanei di questa storia. Non vi è dubbio alcuno: o con te, figlio del Padre condannato a  morte, o contro di te e quindi venditore e urlatore di sentenze di odio racchiuso in quel “crocifiggilo”. vai, vai, fai in fretta Gesù, la tua ora è arrivata e sarai appeso a quella croce solo per tre ore dalle ore dodici alle tre del pomeriggio.

Poi ecco intervenire il Padre che non abbandona mai i  suoi figli e ridà la vita nova, dove l’amore sconfigge ogni morte e ogni dolore. Forza, non sei solo, siamo vicino e te e con te attendiamo l’alba della festa dove gli innocenti e gli uomini liberi vedranno crollare e precipitare nell’inferno del loro essere anti hanno venduto tutto per una manciata di trenta denari. Vai avanti “Uomo innocente e amabile ” con te vicino ci siamo noi.

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