venerdì, 19 Aprile, 2024
Società

Libido, agli italiani cala il desiderio

Nel variegatissimo mondo sessuale maschile e femminile ormai irrompe la caduta del desiderio. Una discesa nel: “no grazie, questa sera non mi va”, che anima dibattiti e indagini scientifiche, blog con consigli e racconti di esperienze surreali, decine di siti informativi in bilico tra nozioni mediche e pensiero magico.

Le apprensioni, le ansie del momento “intimo” vanno ad infrangersi contro nuovi termini e disturbi, come  la “disformopenefobia”, ossia la costante preoccupazione per le dimensioni del proprio pene o la sua forma. Poi le tensioni da prestazione, le terrificanti notizie su malattie sessuali e quelle da tumore. Le infezioni, le disfunzioni erettili, l’iperplasia prostatica benigna, l’eiaculazione precoce. I benefici, ma anche abusi e limiti della chimica farmaceutica, per desiderio e disfunzioni erettili.

Nel vortice di notizie esasperanti e contraddittorie, dall’onnipresente richiamo alla pornografia, così come alla affermazione di pratiche ascetiche e anti desiderio, a rimanere incastrato in questa girandola, è proprio il tanto lodato/denigrato fallo che di pensieri e crucci non ne vuol sapere, come ben auspica la tradizione popolare. Sta di fatto che gli scrupolosi  analisti che passano al setaccio dati e informative, interviste e racconti statistici, fanno emergere un dato critico. Proprio nella Italia dei politici che scorrazzano a petto nudo sulle spiagge a rimirare svolazzanti, saltellanti e succintissime disk jockey, la frequenza dei rapporti sessuali è scesa del 10%.

Cosa peggiore il 75% degli italiani ora teme il calo del desiderio e l’insoddisfazione in camera da letto, soprattutto tra gli over 50. Poi c’è l’algido corteo del 9% di italiani che non ha rapporti anche per sei mesi di fila pur essendo in coppia. Perché il tonfo del desiderio? Su questo interrogativo c’è una disputa serratissima, sul banco degli imputati c’è di tutto: il calo della libido, ad esempio, come effetto secondario di una disfunzione fisica. In questo caso l’elenco è lungo: i sintomi di diabete di tipo 2; malattie cardiache come pressione alta, problemi della prostata o disfunzioni ormonali.

Per i maschietti. Per le donne, invece, ecco in agguato i problemi psicologici, di relazione e di coppia, le richieste pressanti e dolorose dei partner, la crisi ormonale, l’uso di antidepressivi. Le statistiche rivelano che un quarto delle donne non è interessata al sesso; un quarto lo farebbe una massimo due volte al mese; un quarto due-tre volte la settimana, il resto della donne si sente libera, e intraprendente tanto da voler fare sesso tutti i giorni.

Secondo il grado di libido c’è anche un identikit della donna più o meno interessata al sesso: magra, nervosa, in carriera, con due figli a carico, con allergie e disturbi gastrointestinali intestinali tra chi dice addio alla camera da letto; al contrario le donne con un po’ di ciccia sulla pancia “fonte di estrogeni” assicurano gli esperti, a cui la libido non manca.

Situazione tragica tra i maschietti che si abbia 20 o 75 anni la caduta del desiderio è costante così come la qualità dello sperma – solo il 7 % dei maschietti – ha fatto uno “spermiagramma”; eppoi causa dell’inquinamento, fumo, tipo di vita, gli eccessi, zuccheri, alcol e sovrappeso, ecco che anche gli spermatozoi hanno ridotto “attività e mobilità”.

Ad elencare i problemi viene fuori che tra disturbi urologici, malattie serie, blocchi psicologici, ipertrofia testicolare, e disfunzioni varie,  la metà dei maschietti ha problemi. In termini statistici l’Italia della libido, felice e allegra è messa alle corde. Quelle elencate, infatti, sono le principali problematiche intime di cui soffre il 53% degli italiani, cui si aggiungono disturbi renali (6%) o urinari (5.4%). Senza contare problemi di nicturia (24,7%), disuria (15,7%), senso di svuotamento incompleto (18%), urgenza minzionale (quasi 15%) e aumentata frequenza (17%).

Complessivamente questi guai interessano oltre il 51% dei maschi di età tra i 25 ed i 75 anni, con un forte impatto sul desiderio e attività sessuale. A complicare le cose ci sono le false informazioni o quelle fuorvianti, di cui molti siti come quelli pornografici abbondano, sulla lunghezza del pene, sul desiderio femminile, sui rimedi a colpi pomate e gel, addirittura su chi consiglia: “come far sentire il pene attraverso i vestiti e mandare in estasi le tipe”, strani attrezzi espansivi, con assortite cascate di pillole blu.

Eppure, una vita sessuale attiva e felice, avere un forte impulso sessuale,  sarebbe semplice e naturale. Osservano gli esperti: esporre al medico eventuali problemi, controllarsi in modo periodico con dei check up, educarsi in modo consapevole, non fumare e attenzione alla circonferenza, fare un po’ di attività fisica, essere tranquilli. Basta non caricarsi di eccessive aspettative, come quelle di avere grandi doti di amante nei momenti di intimità. Infine, per i gusti e desideri sessuali, come avrebbe detto Woody Allen: “L’importante è che funzioni”.

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