venerdì, 26 Aprile, 2024
Attualità

Migranti, Oim-Unhcr: “Su rotta balcanica agire senza ritardo”

Nel 2020 oltre 4.000 migranti e rifugiati sono giunti al confine nord-est italiano dopo aver percorso la rotta balcanica. Si tratta di una rotta chiave per l’Italia, in quanto almeno un quarto di tutti i migranti e rifugiati che arrivano in Italia giungono dai Balcani. Fra di loro un numero crescente di afghani, iracheni e siriani in fuga da violenze e persecuzioni e che successivamente ottengono protezione in Italia. Risulta poi in netta crescita la presenza dei minori non accompagnati.
La situazione al confine nord-est e’ stata al centro in questi giorni di una missione congiunta conclusa a Trieste di Chiara Cardoletti, Rappresentante per l’Italia, la Santa Sede e San Marino dell’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, e di Laurence Hart, Direttore dell’Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell’OIM, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni.

Nel corso della visita i rappresentanti delle due organizzazioni hanno incontrato le autorita’ governative e cittadine e gli esponenti della societa’ civile e discusso con loro sulla situazione al confine con la Slovenia e i piani di accoglienza e assistenza per migranti e rifugiati.
Cardoletti e Hart hanno espresso “preoccupazione per le testimonianze di violenze terribili sofferte dalle persone lungo questa rotta, unitamente all’inderogabile necessita’ di garantire l’accesso al diritto d’asilo rafforzando le procedure che permettano l’analisi individuale di ogni singolo caso e di introdurre una risposta strutturata sia a livello locale che a livello nazionale”.

“E’ molto probabile che i movimenti di migranti e rifugiati lungo la rotta balcanica continuino nel 2021. Bisogna agire senza ritardo. Esiste un obbligo per gli Stati ad ammettere sul proprio territorio chi presenta domanda di asilo alle proprie frontiere, almeno per la durata dell’esame della domanda stessa. E’ in questa fase che occorre attivare anche su questo territorio tutti i servizi di assistenza e informazione previsti dalla legge in Italia”, ha sottolineato Chiara Cardoletti.
“Purtroppo i migranti e rifugiati che percorrono la rotta balcanica vivono un’esperienza terribile e rischiano spesso di diventare vittime di violenze durante la traversata”, ha osservato Laurence Hart. “Le condizioni in cui molte persone arrivano sono estremamente critiche e i profili vulnerabili sono numerosi. E’ necessario ricordare come la priorita’ sia sempre quella di assicurare un’assistenza adeguata sia per coloro che fanno richiesta di asilo sia per tutti coloro che presentano serie vulnerabilita’”, ha aggiunto.

UNHCR e OIM continueranno a monitorare da vicino la situazione alle frontiere terrestri italiane e restano “pronti a identificare le necessita’ e le risposte piu’ adeguate per strutturare un sistema di identificazione e assistenza coordinato per migranti e rifugiati che coinvolga tutti gli attori presenti sul territorio e che possa prendere in carico le specificita’ di chi desidera chiedere asilo e consentire al contempo accesso a tutte le informazioni ed i servizi di assistenza previsti dalla normativa italiana”.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Ue, prima intesa su gestione flussi migratori

Marco Santarelli

Questore Agrigento: “Hotspot di Lampedusa non è al collasso”

Federico Tremarco

Giornata del migrante. Il Papa: “Siamo tutti nella stessa barca”

Paolo Fruncillo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.