Veneto – In un post il governatore della Regione del Veneto, Luca Zaia, ricorda così lo stilista Pierre Cardin: “E’ morto all’età di 98 anni Pierre Cardin, il grande stilista e una delle più famose icone della moda di tutti i tempi. Il Veneto piange un genio, un creativo eccezionale, che aveva saputo elevarsi nell’olimpo della moda soltanto con la propria arte, partendo dal nulla. Pietro Costante Cardin, questo il suo nome di battesimo, era nato a Sant’Andrea di Barbarana (Treviso), nel 1922, ma cresciuto in Francia dall’età di due anni, dopo che i genitori – agricoltori con 9 figli – all’avvento del fascismo avevano deciso di lasciare l’Italia. Aveva ricevuto nel 2012 il Leone del Veneto dal Consiglio regionale. Pioniere del prêt-à-porter, Pierre Cardin è stato un genio sperimentale che con il suo stile avanguardistico ha segnato la storia della moda, rivoluzionando canoni estetici e stili. Antesignano in tutto, ha sfilato per primo sulla Muraglia Cinese e nella piazza Rossa a Mosca, ha vestito i Beatles, ha sdoganato l’unisex e ha introdotto nel campo della moda maschile e femminile estro e fantasia, in contrasto con il rigore britannico. Nel 1936 il quattordicenne Pietro (il cui nome era ormai stato francesizzato in Pierre) iniziò l’apprendistato presso un sarto a Saint-Étienne; dopo una breve esperienza da Manby, sarto a Vichy, nel 1945 giunse a Parigi lavorando prima da Jeanne Paquin e poi da Elsa Schiaparelli. Primo sarto della maison di Christian Dior durante la sua apertura nel 1947 (dopo essere stato rifiutato da Cristobal Balenciaga), fu partecipe del successo del maestro che definì il New Look. Fonda nel 1950 la propria casa di moda a Parigi: il suo atelier in Rue Richepanse, chiamata “EV”, dove crea inizialmente soprattutto costumi e maschere per il teatro, collaborando per le rappresentazioni di Jean Cocteau. Inizia a cimentarsi con il mondo dell’alta moda nel 1953, quando presenta la prima collezione; e fu subito un trionfo. Con la seconda casa di moda “Adam” dal 1957 tratta esclusivamente abbigliamento maschile. Nel 1954 introduce il “bubble dress”, il vestito a bolle. Alla fine degli anni ’50 inaugura le sue prime boutiques e sbarca, per primo, in Giappone. Nel clima effervescente degli anni ’60 Pierre Cardin rompe i rigidi canoni dell’haute couture, sognando e realizzando una moda ‘democratica’, alla portata di tutti, ma allo stesso tempo elegante. Negli abiti ricorre a forme aerodinamiche, spaziali, con colori sgargianti e tagli arditi. Nel 1971 apre a Parigi L’Espace Pierre Cardin che comprende un teatro, un ristorante, una galleria d’arte e uno studio di creazione di arredamento e diventa anche il luogo preferito per le sue sfilate. Nel 1981 acquista la catena di ristoranti Maxim’s e in breve apre a New York, Londra e Pechino”.
Barbara Braghin