sabato, 27 Aprile, 2024
Economia

Rischio fallimenti. Cna e sindacati sollecitano il Governo: troppe imprese non hanno ricevuto i fondi per le chiusure forzate. Servono altri 500 milioni

Si chiama: “Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato”, ed è l’unico strumento capace di arrivare capillarmente alle piccole imprese. Quindi oggi è uno strumento vitale per molte piccole e medie imprese che fanno i conti con un calo drammatico di introiti e utili.

Ma ora c’è un problema, che mette in allarme la CNA, insieme alle altre Organizzazioni Datoriali e CGIL CISL e UIL che hanno formalmente chiesto ai Ministri Catalfo e Gualtieri un “diretto e tempestivo interessamento” per l’integrale trasferimento delle risorse al Fondo di solidarietà, “l’unico strumento”, dicono i sottoscrittori dell’appello, “in grado di fornire le prestazioni di sostegno al reddito ai dipendenti delle imprese artigiane che hanno ridotto o sospeso la loro attività lavorativa in seguito all’emergenza epidemiologica”, sottolinea ancora la Confederazione nazionale per l’artigianato.

In questi mesi il Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato (FBSA) ha ottenuto un importante stanziamento economico dal Governo per far fronte alle numerose domande pervenute e, fa presente la Cna, ha lavorato al massimo dell’efficienza gestionale e organizzativa per garantire una tempestiva erogazione degli ammortizzatori sociali.

“Nonostante questi sforzi, sono ancora molti i lavoratori che attendono le prestazioni di sostegno al reddito relative ai mesi di aprile, maggio e giugno, nei confronti dei quali FSBA non ha più alcuno spazio di azione, avendo già anticipato tutte le risorse accumulate negli anni per far fronte alle oltre 750 mila domande pervenute”, scrive preoccupata la Cna, “Il ritardo nel trasferimento delle risorse già stanziate, che di fatto impedisce a FSBA di operare, è ormai diventato intollerabile per imprese e lavoratori e, per questo motivo, è necessario un intervento immediato delle istituzioni volto a disporne l’integrale trasferimento”. Tuttavia, la crisi non lascia spazio a manovre consolatorie, perché a conti fatti serviranno “almeno” altri 500 milioni per dare piena risposta alle domande già presentate, nonché per finanziare ulteriori settimane di sostegno al reddito a favore delle imprese che hanno già esaurito le diciotto settimane e che non sono in condizione di ripartire.

“Senza questa proroga e queste nuove risorse”, sottolinea la Confederazione nazionale per l’artigianato, “le imprese rischiano di subire danni indelebili, che inevitabilmente avranno gravissime ripercussioni su tutto il tessuto economico del Paese, vanificando quindi gli sforzi finora fatti”.

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