martedì, 19 Marzo, 2024
Esteri

Hamilton: “Rimuovere simboli razzisti”, Brawn “al 100% con Lewis”

Lewis Hamilton ha invitato tutti i Paesi del mondo a rimuovere i “simboli razzisti” dopo il rovesciamento della statua di un mercante di schiavi a Bristol.

Il sei volte campione del mondo di Formula 1 ha elogiato i manifestanti anti-razzismo per aver demolito un monumento al commerciante di schiavi del 17° secolo Edward Colston durante una manifestazione di domenica. Il britannico ha affermato che i governi di tutto il mondo dovrebbero “attuare la rimozione pacifica di questi simboli razzisti”. Il pilota della Mercedes ha fatto una serie di dichiarazioni sulle proteste globali contro il razzismo in diversi Paesi dopo la morte di George Floyd negli Stati Uniti. Hamilton ha dichiarato la scorsa settimana di essere stato “completamente sopraffatto dalla rabbia” osservando gli eventi successivi alla morte di Floyd. E lunedì ha aggiunto che la statua di Colston non dovrebbe essere recuperata dopo che i manifestanti l’hanno gettata in un fiume. “Se quella gente non avesse abbattuto quella statua, che onorava un mercante di schiavi, non sarebbe mai stato rimosso”, ha detto su Instagram.

“Si dice che vada in un museo. La statua di quell’uomo dovrebbe rimanere nel fiume proprio come le 20.000 anime africane che sono morte durante il viaggio e gettate in mare, senza sepoltura o memoriale. Le ha rubate dalle loro famiglie, dal paese e non deve essere celebrato!”. Quindi con un post su Twitter poco dopo, riferendosi alla risposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump alle proteste che hanno spazzato l’America, ha pubblicato una foto dello slogan “Black Lives Matter” dipinta sulla strada che porta alla Casa Bianca, scrivendo: “E non dimenticarlo”.

Con il campione del mondo si schiera apertamente il direttore generale della Formula 1, Ross Brawn. “Lewis è un grande ambasciatore dello sport e i suoi commenti sono molto rilevanti.
Siamo al 100% con lui e sosteniamo totalmente ciò che ha detto.

Quello che è successo è terribile, succede troppo spesso e abbiamo visto come ha reagito la gente, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso – ha dichiarato Brawn ai microfoni di Sky Sports riferendosi alla morte di George Floyd -. In Formula 1 stiamo lavorando sulla lotta al razzismo e abbiamo partecipato ad alcune iniziative anche nelle scuole. Quello della F.1 è un sistema meritocratico molto forte ed è giusto così, ma vogliamo dare maggiori opportunità alle minoranze e a tutti i gruppi etnici, vogliamo coinvolgere tutti in un mondo che non è solo quello dei piloti, ci sono anche gli ingegneri e tante altre professioni”. (Italpress)

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