
Il Corpo delle Capitanerie di Porto compie 160 anni e il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto celebrarne il ruolo con un messaggio ufficiale al Comandante Generale, Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone. “Dal 1865 il Corpo ha contribuito allo sviluppo sociale ed economico delle attività marittime e portuali del Paese” scrive Mattarella, ricordando i quasi 8.000 chilometri di coste italiane come misura dell’enorme responsabilità quotidiana. Il Capo dello Stato sottolinea le “numerose missioni assolte con professionalità, senso del dovere e umanità” e cita tra queste il soccorso in mare, la sicurezza della navigazione, il controllo della pesca, la tutela dell’ambiente marino e la gestione dei flussi migratori. Nel messaggio non manca un omaggio a chi ha perso la vita in servizio e un ringraziamento esteso a tutto il personale, attivo e in congedo.
Meloni: “Grazie per la salvaguardia quotidiana”

Dal Governo, la voce della premier Giorgia Meloni arriva attraverso un post sui social in cui ringrazia il Corpo per “160 anni di dedizione e professionalità”. Un pensiero rivolto a chi ogni giorno vigila sul mare italiano, dalle coste alle rotte commerciali, senza risparmiare energie.
La Russa: “Lo stemma è un simbolo di sacrificio”

Il Presidente del Senato Ignazio La Russa sceglie Facebook per il suo messaggio. Parla di “presidio insostituibile” dei mari italiani e ricorda lo stemma, la bandiera e il motto Omnia Vincit Animus cuciti sulle divise: “Simbolo di appartenenza e racconto di un instancabile impegno”. L’attività quotidiana della Guardia Costiera viene descritta come un riferimento per legalità, sicurezza e tutela ambientale.
Fontana: “Un esempio di servizio al Paese”

“160 anni di impegno, professionalità e servizio al Paese” scrive il Presidente della Camera Lorenzo Fontana, che si unisce agli auguri istituzionali, riconoscendo nel lavoro della Guardia Costiera un patrimonio nazionale da valorizzare.
Ronzulli: “Una promessa silenziosa sul mare”

Licia Ronzulli, vicepresidente del Senato, sceglie parole evocative. “Una storia fatta di mani tese, cuori saldi e sguardi rivolti all’orizzonte” scrive sui social, descrivendo la Guardia Costiera come molto più di un corpo militare: “È la promessa silenziosa di chi veglia sul nostro mare, di giorno e di notte”.
Gelmini: “Anche il Garda può contare su di loro”

La senatrice Mariastella Gelmini, oggi anche presidente della Comunità del Garda, ricorda il lavoro svolto dal Corpo anche in ambito lacustre. “Da 26 anni il Lago di Garda può contare su donne e uomini che garantiscono acque sicure per residenti e turisti”.
Gava: “Presidio fondamentale per l’ambiente”

Dal ministero dell’Ambiente arriva il plauso del viceministro Vannia Gava, che sottolinea il ruolo della Guardia Costiera nella tutela dell’ambiente e della vita in mare. “Una storia lunga oltre un secolo e mezzo che merita profonda gratitudine” è il messaggio condiviso sui canali istituzionali.
Locatelli: “Custodi della nostra identità”

Anche il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, partecipa alle celebrazioni. “Con professionalità e dedizione custodite una parte fondamentale della nostra identità e della nostra economia” scrive, riconoscendo al Corpo un ruolo centrale nella protezione di un bene comune come il mare.
Perego: “Riferimento per la comunità marittima”

Il sottosegretario alla Difesa Matteo Perego di Cremnago definisce il Corpo “un punto di riferimento per l’intera comunità marittima”, ribadendo la funzione essenziale svolta ogni giorno a tutela della sicurezza e della legalità.
Paita: “Difendere l’autonomia del Corpo”

La senatrice Raffaella Paita, capogruppo al Senato per Italia Viva, esprime un ringraziamento per il lavoro svolto, in particolare nel soccorso in mare, spesso in condizioni estreme. E lancia un messaggio politico: “Il modo migliore per celebrare questo anniversario non è la retorica, ma la difesa delle funzioni e dell’autonomia del Corpo, che qualcuno ciclicamente tenta di mettere in discussione”.