martedì, 16 Aprile, 2024
Società

Se fare la carità diventa un reato…

Ha fatto molto discutere la notizia che nel comune di Sassuolo, in provincia di Modena, il consiglio comunale ha approvato a maggioranza una modifica al regolamento comunale di Polizia urbana che introduce il “divieto a chiunque di offrire, denaro, generi alimentari, vestiario o simili utilità” e la sanzione amministrativa, in caso di violazione del suddetto divieto, da euro 28,00 a euro 168,00 con pagamento in misura ridotta pari a euro 56,00.

Il clamore è derivato anche dal contesto in cui è maturato il provvedimento, vale a dire nel pieno delle misure di contenimento molto restrittive emanate dalle autorità a causa dell’emergenza epidemiologica dovuta al diffondersi a livello globale del Covid-19.

Il blocco delle attività ha penalizzato, soprattutto, le fasce della popolazione più fragili dal punto di vista sociale, economico e psicologico, con un sostanziale peggioramento delle condizioni di vita delle persone costrette in stato di indigenza.

Questo la scintilla che ha innescato la grande macchina della solidarietà che testimonia l’incessante e fondamentale lavoro caritatevole di numerose associazioni impegnate nel sociale che garantiscono un aiuto concreto, oltre a quello fornito grazie alle misure di sostegno governativo, a queste persone.

In questo contesto le misure dell’ente locale sono apparse un po’ come una nota stonata, anche alla luce del fatto che il codice penale (norma di rango superiore rispetto a quello che è un atto amministrativo), all’articolo 669-bis, punisce già “chiunque esercita l’accattonaggio con modalità vessatorie o simulando deformità o malattie o attraverso il ricorso a mezzi fraudolenti per destare l’altrui pietà […] con la pena dell’arresto da tre a sei mesi e con l’ammenda da euro 3.000 a euro 6.000”.

Evidentemente l’amministrazione locale non ha tenuto conto di ciò, sulla scorta dell’erroneo convincimento che chiedere l’elemosina sia reato. Circostanza destituita di fondamento, alla quale bisogna aggiungere, per completezza di informazione, una sentenza della Suprema Corte di Cassazione del 2017 che ha stabilito che vivere per strada è lecito, così come è lecito e non costituisce reato dormire per strada.

La deputata Stefania Ascari, del Movimento 5 Stelle, ha pensato bene di presentante una interrogazione alla Ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, sostenendo che “quanto approvato dal consiglio comunale di Sassuolo sembrerebbe andare ben oltre la legge: infatti, nel nostro ordinamento giuridico, chiedere l’elemosina in sé non costituisce fatto illecito, se non esercitato in maniera molesta o violenta o tramite l’impiego di minori o disabili; secondo l’interrogante, dunque, nel comune di Sassuolo, si sarebbe deciso di sanzionare in via amministrativa un comportamento lecito, contrariamente ai principi del nostro ordinamento giuridico”.

Secondo l’autrice della interrogazione ad aggravare ulteriormente il quadro vi sarebbero alcune dichiarazioni alla stampa rilasciate da esponenti politici locali che avrebbero addirittura annunciato la istituzione di un registro informale per segnalare chi fa la carità”.

Se ciò fosse confermato, rivela la deputata, “si sarebbe in presenza di chiarissime violazioni di libertà costituzionalmente garantite”. Di qui la richiesta di delucidazioni alla titolare del Viminale per sapere se non intenda intervenire, per quanto di competenza, anche per il tramite della prefettura-Ufficio territoriale del Governo di Modena, valutando la possibilità di ricorrere ai poteri di cui all’articolo 138 del Tuel. La norma in questione stabilisce che il Governo, a tutela dell’unità dell’ordinamento, con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno, ha facoltà, in qualunque tempo, di annullare, d’ufficio o su denunzia, sentito il Consiglio di Stato, gli atti degli enti locali viziati da illegittimità”.

Non ci resta che attendere la risposta del Ministero per sapere se, in un paese come il nostro, dilaniato dalla crisi, la solidarietà e la carità sono comportamenti da elogiare o da condannare…

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

IMMUNI: è realmente servita a qualcosa?

Andrea De Gregorio

Smartworking per oltre 5 milioni di lavoratori

Giulia Catone

Covid, nelle scuole il 2% dei focolai italiani

Redazione

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.