Il Consiglio Esecutivo del Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha approvato un Extended Fund Facility (EFF) da 20 miliardi di dollari per l’Argentina, con un primo esborso immediato di 12 miliardi di dollari. La decisione arriva in seguito all’annuncio del ministro dell’Economia, Luis Caputo, e del presidente della Banca Centrale, Santiago Bausili, riguardante l’allentamento dei controlli valutari. Il programma è stato concepito per supportare la bilancia dei pagamenti e le riforme economiche avviate dal governo di Javier Milei, con l’obiettivo di stabilizzare le finanze del Paese. La prima revisione del piano è stata fissata per giugno 2025 e prevede un ulteriore esborso di 2 miliardi di dollari. Il presidente Milei ha espresso gratitudine al FMI e alla direttrice Kristalina Georgieva, definendo l’accordo un passo cruciale per rafforzare un programma economico che ha già mostrato segnali positivi. Il presidente argentino ha sottolineato la necessità di una rimozione graduale ma definitiva, evidenziando che l’accordo contribuirà a migliorare la capacità del Paese di affrontare shock esterni. Ha inoltre previsto un aumento del surplus fiscale dall’1,3% all’1,6%. L’FMI ha evidenziato la necessità per l’Argentina di riconquistare l’accesso ai mercati internazionali, ponendo l’accento su priorità come la disciplina fiscale, riforme strutturali e una politica monetaria solida. Georgieva ha anche ribadito l’importanza di garantire spazi per la spesa sociale e infrastrutturale, sostenendo il bilancio con riforme mirate volte a migliorare l’efficienza dei mercati e a valorizzare il potenziale di settori strategici come energia e minerali. Tra gli obiettivi prioritari figura il rafforzamento della governance e della trasparenza. Javier Milei ha descritto l’accordo come un momento di svolta per l’Argentina, promettendo che il Paese registrerà il più alto tasso di crescita degli ultimi 30 anni e diventerà un modello di riferimento a livello globale.
