Nel quarto trimestre del 2024, il settore dell’edilizia residenziale ha mostrato segnali di rallentamento. Secondo i dati provvisori pubblicati da Istat, tra ottobre e dicembre il numero di abitazioni per cui è stato richiesto il permesso di costruire è sceso del 3,1% rispetto ai tre mesi precedenti. Anche la superficie utile abitabile, cioè quella effettivamente calpestabile all’interno degli appartamenti, ha registrato una leggera flessione dello 0,4%. In termini concreti, parliamo di 13.454 nuove abitazioni autorizzate, con una superficie totale di circa 1,18 milioni di metri quadrati. Il “permesso di costruire” è un’autorizzazione concessa dai Comuni che consente di avviare la costruzione di nuovi edifici o ampliamenti di quelli già esistenti. In questo caso, i dati si riferiscono solo ai nuovi fabbricati residenziali, escludendo quindi ristrutturazioni e trasformazioni.
Una crescita debole per l’edilizia non residenziale
Diversa la situazione per il settore non residenziale, che comprende edifici destinati ad attività commerciali, industriali, agricole o pubbliche. Qui si registra una lieve ripresa, pari allo 0,2% rispetto al trimestre precedente. La superficie autorizzata ha superato i 2,65 milioni di metri quadrati, confermando un andamento più stabile, anche se meno incisivo rispetto a periodi passati.
Rispetto al 2023, luci e ombre nei due comparti
Se si confrontano gli ultimi tre mesi del 2024 con lo stesso periodo dell’anno precedente, si nota un andamento altalenante. Le nuove abitazioni risultano in calo del 2,7%, mentre la superficie abitabile è cresciuta dell’1,2%. Questo significa che, pur costruendo meno case, quelle progettate tendono ad essere leggermente più ampie. Al contrario, la superficie degli edifici non residenziali ha subito una contrazione del 4,5% su base annua.
Un anno di stabilità per le abitazioni, crescita per gli altri edifici
Guardando all’intero anno 2024, il comparto residenziale è rimasto sostanzialmente stabile, con una leggera flessione dello 0,3% nel numero di abitazioni autorizzate. Il totale annuo si attesta a 55.164 nuove unità. Si tratta di una stabilizzazione dopo il forte calo registrato nel 2023, quando il numero di nuove abitazioni era diminuito del 7,7%. Nel frattempo, il settore non residenziale continua a mostrare segni di vitalità. Per il quarto anno consecutivo ha registrato una crescita, chiudendo il 2024 con un aumento del 3,4% nella superficie autorizzata rispetto all’anno precedente. Si conferma così una tendenza positiva per capannoni, uffici, negozi e altre strutture non destinate all’abitare.
Andamenti trimestrali a fasi alterne
Analizzando nel dettaglio i dati dei quattro trimestri, emerge un quadro piuttosto irregolare. Il secondo trimestre è stato il più difficile per l’edilizia residenziale, con un calo significativo sia nel numero di abitazioni (-6,8%) che nella superficie abitabile (-6,1%). Anche l’edilizia non residenziale ha vissuto un anno a fasi alterne: dopo un forte slancio nel secondo trimestre, ha subito una battuta d’arresto nel terzo, seguita da una lieve ripresa nell’ultima parte dell’anno.
Un confronto tra numeri grezzi e dati aggiustati
I dati forniti da Istat distinguono tra valori “grezzi” e dati “destagionalizzati”. I primi sono i numeri effettivi rilevati, mentre i secondi tengono conto delle variazioni stagionali – ad esempio, il fatto che si costruisce meno in inverno – per offrire un confronto più uniforme nel tempo. Secondo i valori grezzi, nel quarto trimestre 2024 il numero di abitazioni è stato di 13.392 unità, con una superficie utile di 1.188.083 metri quadrati. Anche qui si conferma il calo rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
Piccole revisioni sui dati trimestrali
Nel frattempo, Istat ha aggiornato i dati relativi al terzo trimestre 2024, apportando alcune revisioni. Il numero di abitazioni autorizzate è stato rivisto al rialzo di 2,1 punti percentuali rispetto alla prima stima. Anche la superficie abitabile e quella non residenziale hanno visto correzioni positive, rispettivamente di +1,6 e +3,7 punti percentuali. Queste revisioni sono normali e derivano dall’arrivo di dati più completi raccolti successivamente alla prima pubblicazione.
Cosa si intende per “nuovo fabbricato” e “superficie utile”
Per aiutare a comprendere meglio, è utile chiarire alcuni termini. Un “nuovo fabbricato” è un edificio costruito da zero, quindi non una ristrutturazione. La “superficie utile abitabile” è quella parte di casa effettivamente vivibile, escludendo muri, scale interne, balconi o vani tecnici. Quando si parla invece di “fabbricato non residenziale”, si fa riferimento a edifici che non sono destinati a essere abitati, come uffici, scuole o magazzini.
Gli indicatori dei permessi di costruire misurano la quantità di opere autorizzate dai Comuni: nel caso delle abitazioni si contano le unità, mentre per gli altri edifici si considerano i metri quadrati approvati