Domenica Papa Francesco ha rivolto ai fedeli un messaggio di speranza durante l’Angelus in Piazza San Pietro. Il Pontefice si è soffermato sul significato del Vangelo del giorno (Giovanni 1,1-18), che descrive Gesù come la “luce che splende nelle tenebre”. Ha ricordato che l’amore di Dio è più forte di qualsiasi difficoltà e che, anche nelle situazioni più oscure, questa luce continua a brillare per guidarci.
Un Natale che parla di umiltà e vicinanza
Papa Francesco ha spiegato come il Natale mostri la capacità di Dio di superare ogni ostacolo. Gesù è nato in condizioni di estrema umiltà: accolto da Maria e Giuseppe in povertà e lontano dai centri di potere. I pastori, spesso disprezzati nella società del tempo, e i Magi, venuti da lontano, hanno trovato nel Bambino una guida e una speranza. Questo dimostra, ha sottolineato il Papa, che Dio non si ferma mai: «Trova mille modi per arrivare a tutti e a ciascuno di noi, là dove ci troviamo».
L’invito a fare il primo passo
Rivolgendosi ai fedeli, Papa Francesco ha invitato ciascuno a diventare una “finestra di luce” per gli altri, offrendo perdono, compassione e vicinanza. «Non abbiamo paura di fare il primo passo», ha detto, incoraggiando a iniziare piccoli gesti concreti che possono portare speranza e pace. Questi primi passi, ha spiegato, sono fondamentali per migliorare le relazioni personali, familiari e sociali.
L’Anno Giubilare: un’occasione per scegliere la vita
Il messaggio del Pontefice è particolarmente legato all’Anno Giubilare, un periodo speciale nella Chiesa cattolica dedicato alla riconciliazione e alla misericordia. Francesco ha esortato a dire “sì” alla vita con azioni concrete, portando speranza nei contesti quotidiani. Ha chiesto ai fedeli di riflettere su come essere testimoni dell’amore di Dio e su quale sia il primo passo da compiere per migliorare il proprio ambiente.
Un appello accorato per la pace nel mondo
Dopo l’Angelus, Papa Francesco ha rivolto un forte appello per la pace nelle aree di conflitto, citando specificamente Ucraina, Palestina, Israele, Libano, Siria, Myanmar e Sudan. Ha chiesto con forza alla comunità internazionale di garantire il rispetto del diritto umanitario, un insieme di regole che proteggono i civili nelle zone di guerra. «Basta colpire i civili, le scuole, gli ospedali e i luoghi di lavoro. La guerra è sempre una sconfitta, sempre!», ha detto con fermezza.
Celebrazioni giubilari: aperta la quinta Porta Santa
Nel contesto dell’Anno Giubilare, domenica è stata aperta la quinta Porta Santa nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura a Roma. Le Porte Sante, simbolo del perdono e della salvezza, vengono aperte durante i Giubilei per invitare i fedeli a rinnovare la propria fede e vivere un cammino spirituale. La cerimonia è stata presieduta dal cardinale James Michael Harvey e ha visto la partecipazione di numerosi pellegrini. L’iscrizione latina sulla porta recita: «A quanti vengono nel santo tempio di Paolo siano concesse pace e salvezza eterna».